Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

li ministro della mala vita Pasquale Pavone, sostenitore di uno dei candidati (Vito De Bellis), sa che degli elettori si sono allontanati per la via di Acquaviva, e col suo calesse, su cui montano altre quattro persone, di cui uno ex-vigilato della P.S. e gli altri niente di. buono, come lo stesso Pavone, che non rare volte ebbe a che fare con la giustizia, va per quella via. Incontra gente alla spicciolata, e domanda a Procino, che stava sulla strada, che cosa stesse a fare; e saputo che veniva a Gioia, prosegue. Cosi pratica per Crescita Vito Leonardo, cosi con Angelillo Filippo; e prosegue. Accanto ad una parete della strada vicinale Marchetti trova l'Angelillo; e allora scende; e senza dir parola con il manie.o della frusta gli assestò uno, due colpi alla testa, fino a insanguinarlo. Compiuta la prodezza torna a Gioia. Contro il fatto cosf stabilito per deposizioni uniche, concordi e precise, non pos• sono far peso le deposizioni che pur pullulano nel processo per darne una diversa ver• sione. Pavone, con audacia pari al malanimo, col quale si era scagliato contro l'Angelillo, un vecchio cadente, settantenne, che poco vede, quando sa che il vecchio è ricorso alla giustizia, inverte le parti, e fa querela sostenendo che l'Angelillo il 7 marzo stesse sulla via di Acquaviva ad impedire l'entrata degli elettori; che perciò egli corre da quella via ed è fermato dal povero vecchio, che a dir il vero doveva avere un gran coraggio a resistere a Pasquale Pavone, un uomo nel pieno vigore della vita, aitante, prepotente, violento, e accompagnato dalla gente di cui si è detto... Tutto quanto ha detto il Pavone è un ammasso di menzogne. Il Pavone, subito dopo il fatto, al testi• mone Ventrella confessava tutto: "La mattina del 7 marzo, venne nel mio negozio Pavone Pasquale, e mi narrò che poco prima nella via di Acquaviva aveva trovato un vecchio,. che aveva percosso, e perquisitolo gli tolse dalla tasca una roncola, che aveva rinvenuto e che infatti mi mostrava, aggiungendomi che probabilmente avrebbe man• dato in galera quel vecchio.31 Gli domandai perché aveva fatto ciò, ed egli millantandosi si mostrava soddisfatto dell'opera sua. Io gli osservai che avrebbe potuto com· promettersi; ma egli rispose che non temeva nulla dicendo che in quel giorno era festa..." Il suo operato rasenta la brutale malvagità; la legittima difesa invocata va esclusa, poiché fu l'aggressore spietato di un vecchio cadente e pressoché cieco; e per le stesse ragioni la provocazione, quando nulla di ingiusto, che il vecchio facesse, poté indurre il Pavone a ferire. Osserva che dati i precedenti pregiudicati del Pavone, la gravezza del fatto com• messo, si crede irrogargli la pena per tre mesi di reclusione ... Per tali motivi... dichiara Pasquale Pavone colpevole di lesioni personali volontarie guarite in giorni 19 in danno di Angelillo Francesco Paolo; e... lo condanna a mesi tre di reclusione, ai danni verso la parte civile da liquidarsi in separata sede e alle spese. 11 Il vecchio fu, infatti, condannato a tre giorni di carcere per porto d'arme ingiustificato (la roncola è uno strumento agricolo), col beneficio della condanna condizionale. L'ultima legge sul porto d'arme è diventata nelle mani della questura, nell'Italia meridionale, uno dei piu formidabili congegni di prepotenza elettorale: i galoppini governativi possono scorrazzare per le strade armati fino ai denti, senza che nessuno li disturbi; gli antigover• nativi sono perquisiti a capriccio; e se portano in tasca un coltellino lung-o un solo centimetro piu dei quattro centimetri sacramentali, sono denunziati al pretore e condannati (vedi, per esempio, il caso ricordato a p. 81; e nelle pagine seguenti ne troveremo altri). Va da sé che il porto d'arme non è negato mai dalla autorità di P.S. ai delinquenti protetti dei deputati ministeriali. Ecco che cosa dice a questo proposito il delegato Alongi, conoscitore profondo della vita siciliana: " Il campiere è, di solito, il capo dei pregiudicati di una certa zona, e questi non devono manomettere la proprietà a lui affidata, anzi devono salvaguardargliela contro altri possibili ladri, ricevendo in comperiso denaro e protezione dal campiere e dai suoi padroni - i quali fanno poi ottenere ai pregiudicati il porto d'armi o la grazia sovrana, il proscioglimento in una causa o l'imbarco clandestino per l'America. Si potrebbe ingaggiare con successo la lotta contro la mafia, concentrando ogni energia nei provvedimenti preventivi di questo genere: negare il porto d'armi ai pregiudicati per non luogo; negare la necessaria autorizzazione ai campieri, che la P.S. indica come non aventi buona condotta; negare costantemente ai deputati, che li sollecitano, i porti d'arme per i loro clienti od amici (" Avanti I " del 1 ° novembre 1909). 107 , Biblioteca Gino Bianco

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