Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

Il ministro della mala vita Il 6 marzo, mentre la giunta si accingeva a compiere· l'estrazione il successore dei cavalieri antichi comunicò un ordine del prefett_o, in forza del quale la operazione doveva essere compi~ta da lui. La giunta protestò contro questa sostituzione abusiva. Ma il rampollo feudale rispose: "Le proteste non mi toccano affatto; V.S. protesti pure a cp.i meglio crederà. E si attenga agli ordini della superiore autorità' e non· frapponga ostacoli a scanso di responsabilità penali e disciplinari." · E procedette al sorteggio alle ore 16,30 nel palazzo municipale. Ecco come andarono le cose. Il conte cavaliere, anzitutto "pregò di allontariarsi " tutti i presenti. Quando fu rimasto solo col segretario comunale, fece sedere il segretario da una parte del tavolo, egli si mise dall'altra, e sul tavolo depose la sacra urna contenente i nomi dei trenta consiglieri da sorteggiare. Indi estrasse quattro schede - due per ciascuna sezione, - si guardò bene dal farle leggere al segretario, e dettò i quattro nomi. Miracolo veramente giolittiano ! Su trenta consiglieri, sette soli erano debellisti: e tutti i quattro nomi estratti e dettati dal nobile questurino furono debellistì I Il conte dott. cav. Ugo Capialbi farà certamente carriera. 24. Un altro miracolo giolittiano La mattina delle elezioni il presidente della prima sezione, il vicepretore debellista, costituf il seggio provvisorio non solo coi due consiglieri estratti dal conte Capialbi invece che con quegli estratti dalla giunta, ma anche con due scrutatori, che non erano i piu giovani fra i presenti, come vuole la legge. Un elettore del De Luca Resta protestò. Il vice-pretore debellista minacciò l'arresto a chi non se ne stava tranquillo e invocò l'intervento del delegato -di P.S.; il quale dichiarò "che egli eseguiva un ordine dell'illustrissimo sig. prefetto, e quindi i consiglieri dovevano essere quelli estratti a sorte dal commissario prefettizio, e quest'ordine lo avrebbe fatto rispettare con la forza ed occorrendo con la violenza. " Cosf il seggio provvisorio rimase come volevano il vice-pretore ed il delegato giolittiano. Dopo che gli elettori ebbero votato per il seggio definitivo, si cominciò la lettura delle schede. Fino alla centesima scheda, tutto andò in ordine. A questo punto un elettore ·debellista si mise a fare baccano. Subito il vicepretore debellista ordinò lo sgombro della sala e invitò il delegato giolittiano a non lasciare entrare piu nessuno finché non fosse finito lo spoglio delle schede. Il quale, compiuto cosf in famiglia, dette il resultato di costituire il seggio definitivo con maggioranza e minoranza. debellista, e con nomi i quali fino alla centesima scheda estratta regolarmente in pubblico non avevano avuto neanche un voto! BibliotecaGinoBianco \

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