Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

Il ministro della mala t1ita "Grazie. Ma andrò per conto mio: desidero camminare solo." Ascoltandolo e cercando di scolpirmi nella mem_oria le sue parole piu caratteristiche, io pensavo fra me: Costui se ne infischia dell'opinione pubblica. Che i miei amici vadano a Bari a telefonare ai giornali quello che hanno visto, che io resti qui a vedere quello che avviene;, per lui è indifferente. Si sente sicuro di sé. Si sente protetto da Giolitti e dalla maggioranza di cui egli è parte. Quello che a lui importa è di essere materialmente proclamato deputato. La maggioranza parlamentare in tutti i modi lo convaliderà. Fra gli stessi deputati di Estrema Sinistra quanti sono coloro che siano disposti a chiedere conto sul serio a- Giolitti di quanto fa perpetrare in questo paese disgraziato? " 16 Eppure per impedire che Vito De Bellis rimanesse qui "padrone delle acque," non c'era bisogno neanche di arrivare alla guerra civile. Bastava che pochi uomini coraggiosi e autorevoli, rivestiti della immunità parlamentare, come De Felice,17 Morgari,18 Bissolati, si fossero stabiliti nella città quattro o cinque giorni prima delle elezioni, avessero organizzato un servizio di appostamento continuo alla lega dei contadini, e si fossero tenuti pronti a tener testa con l'aiuto dei contadini armati alle prepotenze della polizia e della mala vita. I debellisti non avrebbero osato quello che hanno osato. E gli avversari del De Belli's non si sarebbero sbandati. E De Bellis non sarebbe stato deputato. Ma valeva la pena che De Felice, Morgari, Bissolati venissero a perdere una settimana a Gioia del Colle per sostituire a Vito De' Bellis un latifondista milionario? Bisogna co'nquistare il suffragio universale. 16. Gli angeli custodi Usciti da casa De Bellis, trovammo che i mazzieri erano d'incanto spariti. Due soli angeli custodi continuavano ad occuparsi di noi. Andammo alla stazione. Qui, mentre aspettavamo il treno, scorgemmo nella penombra un uomo tutto tremante. Era un operaio tipografo, che era venuto da Bari a portare un numero unico del marchese. Lasciate le copie a Gioia, nel tornare alla stazione· per andare a Santeramo a portare un altro pacco di giornali, era stato affrontato da una dozzina di persone 18 All'appello nominale del 29 maggio 1909 sull'ordine del giorno Barzilai, esprimente sfiducia nei metodi elettorali del governo Giolitti, parteciparono solo 71 dei 110 deputati d'Estrema Sinistra. Gli altri 39 si squagliarono. Chi sa quanti di es!fi erano in quel giorno a Roma a consumare le scale dei ministeri per impetrar favori ai loro galoppini elettorali! 11 De Felice Giuffrida Giuseppe (1859-1920), deputato di Catania II, Paternò, Massa Carrara e Catania per le legislature XVIII-XXV; uno dei principali organizzatori dei Fasci rivoluzionari siciliani, arrestato e processato nel 1894, interventista nel 1915. [N.d.C.] 18 Morgari Oddino, deputato di Torino II e Torino per le legislature XX-XXVI; socialista. [N.d.C.] 91 BibliotecaGinoBianco·

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