Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

li ministro della mala vita contro i massari; il marchese detiene molti boschi, che i contadini rivendicano come beni demaniali. Con qual coraggio ·il Pignatelli avrebbe potuto invitare i contadini a prendere scuri e falci, ed ammazzare e farsi ammazzare, per sostituire a Vito De Bellis il marchese? E i contadini l'avrebbero seguito in questa battaglia? Avrebbero consentito a lottare non per sé, ma per i propri diretti, evidenti, irriducibili avversari? Il socialista intransigente di Acquaviva ha ragione; bisognava insistere sul nome del Bissolati e rifiutare ogni contatto con gli altri partiti. Però... il Pignatelli ha avuto la testa rotta e ha dovuto lasciare Gioia del Colle, mentre il socialista intransigente gira liberamente per il paese ed ha la testa intera. Bisognava, dunque, mantenere il nome di Bissolati. Allora si'.che sarebbe stato il caso di mettersi a capo dei contadini e rispondere con la violenza alla violenza. Sarebbe stato il caso? I contadini elettori della lega sono 65. Gli altri duemila avrebbero dovuto venire alla battaglia per assicurare al loro candidato questi 65 voti ed un paio di centinaia di voti "simpatizzanti" su 1200 votanti: cioè per essere sconfitti. Della libertà elettorale conquistata col loro sangue, non essi avrebbero approfittato, ma i 550 elettori di De Luca Resta, cioè i massari. No, finché i contadini elettori della lega di Gioia saranno in tutto 65, non sarà il caso di trascinarli a una battaglia cos1grave come quella che sarebbe stata necessaria nei giorni passati. Quando avremo conquistato il suffragio universale, quando Gioia del Colle, coi suoi 25 mila abitanti, avrà non 1600, ma 7000 elettori iscritti; e i 2000 contadini della lega avranno il diritto di voto e potranno eleggere il loro rappresentante diretto, e difendendo la libertà del voto, difenderanno il diritto proprio e non il diritto altrui, allora sarà lecito insegnare ad essi che la libertà del voto, del loro voto, dev'essere difesa anche con le scuri e con le falci. Intanto, il meglio che in questi paesi noi possiamo fare, è di non sperperare denaro e fatiche e forze in lotte elettorali inutili: asteniamoci da esse, organizziamo i contadini in leghe, e facciamo la propaganda pel suffragio universale. Quando i contadini avranno il voto, allora lo difenderanno. 15. In cospetto dell'eroe Eravamo arrivati a casa De Bellis. La porta era guardata da ,un mazziere. L'eroe del giolittismo ci accolse con molta cortesia. Ma era agitato assai, e si capiva che ci avrebbe mandati al diavolo molto volentieri. " Io vi' prego di partire. Io non assumo nessuna responsabilità di quanto vi possa succedere. Il popolo di Gioia del Cdlle mi vuole deputato, perché io sono col popolo. Non sono socialista iscritto, ma sono piu socialista di questi cretini, che non hanno nessuna coscienza politica. Io non ho i miBiblioteca Gino Bianco

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