Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Bib Capitolo settantesimo Franciae Russia Il Governo francese era disposto ad accettare l'idea dei patti regionali di mutua assistenza, a condizione che funzionassero come un completa– mento e un rafforzamento del sistema generale europeo per la sicurezza collettiva, e non come surrogati del medesimo. La Società delle Nazioni doveva essere rafforzata, non indebolita. I suoi poteri dovevano essere me– glio definiti e convalidati, non progressivamente esautorati. Il suo intervento nelle controversie internazionali doveva essere reso piu rapido e piu sicuro, e non ridotto ad una funzione puramente consultiva e accademica. La Gran Bretagna doveva assumersi una parte piu attiva e definitiva nella garanzia della sicurezza europea. Nella sua prima dichiarazione alla Camera dei Deputati (23 giugno) il nuovo ministro degli Esteri nel Gabinetto Blum, Delbos, rifiutò di dar ascolto al consiglio che la Francia "pensasse ai casi suoi" in Europa, la– sciasse cadere le sue alleanze, rinunciasse al tentativo di costruire un si, sterna continentale di sicurezza e si ritirasse a prezzo della pace europea. Non ci poteva essere alcun accordo "contrario al principio della pace indivisa senz'alcuna minaccia contro chicchessia." Anche Blum dichiarò (1° luglio) che la Francia avrebbe combattuto per proteggere non solo i propri con– fini ma anche quelli dei propri "alleati"; solo i Governi, che osavano cor– rere il rischio della guerra, potevano sperare di salvare la pace; quanto maggiore era il coraggio da essi dimostrato nell'affrontare questo rischio, tanto maggiore era la speranza d'impedire la guerra. Ma a che serviva parlare di pace indivisa, quando il Governo britan, nico aveva diviso la pace occidentale dalla pace orientale, ed intendeva ignorare qualsiasi minaccià all'Est? Delbos e Blum non capivano, o non potevano capire, o fingevano di non capire, che la Francia si trovava ora di fronte ad una scelta tra i suoi impegni verso la Piccola Intesa e la Russia da una parte, e l'appoggio della Gran Bretagna dall'altra, e che il Patto della Società delle Nazioni oramai era stato gettato nel cestino dei rifiuti. Ben presto la guerra civile spagnola, la violazione dell'Austria 676 Gino Bianco

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