Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Entra in scena Chucry facir Bey; esce Sir Samuel Hoarc Mussolini (26-XII) dovette ammonire i buoni italiani a rompere ogni con– tatto con coloro che "non mostravano la loro solidarietà nell'azione comune per il successo della causa nazionale." Costoro non erano italiani, ma ne– mici, e si dovevano bollare e trattare come tali. Il corrispondente da Roma del Sunday Times di Londra (24-XIl-35) - altro fervente ammiratore del Duce, delle sue opere e dei suoi trionfi -, riconobbe che "l'incertezza dominava il pensiero degli italiani sulla soglia del nuovo anno." L'uomo della strada fa tre domande sull'avvenire: La politica sanzionistica della Gran Bretagna lo coinvolgerà m una guerra mediter– ranea in aggiunta alla campagna abissina? Riuscirà il Maresciallo Badoglio ad ottenere una vittoria decisiva in Abissinia prima che comincino le piogge nel prossimo marzo? Ultima e forse massima, può il paese sopportare lo sforzo finanziario di una cos1 lunga campagna? Ad un gruppo di turisti francesi, che si trovano a Roma, fu chiesto oggi quali fossero le loro principali impressioni sulla Città Eterna. "Nessuno ride o sorride," fu l'inattesa risposta. E questo è forse il modo migliore di esprimere i sentimenti con cui gl'italiani si affacciano al nuovo anno. Il Popolo d'Italia e la Tribuna (24-XII) affermarono che Hoare si era dimesso prima che fosse stato pronunciato il discorso di Pontinia; dunque il piano Hoare-Laval non era stato buttato a mare in conseguenza di quel discorso. La verità era che Mussolini parlò nella mattinata mentre Hoare si dimise la sera del 18 dicembre, dopo che era arrivata a Londra la no– tizia del discorso mussoliniano. 6 Sauerwein, sempre pronto a rendere ser– vigi, espresse l'opinione che l'Italia avrebbe accettato la discussione delle proposte franco-inglesi, se le dimissioni di Sir Samuel non fossero scop– piate come una bomba (NYT. 29-XII). Ancora nel febbraio 1936, in un'in– tervista con Sir Arnold Wilson (v. sopra, p. 494) Mussolini disse: S1, avevo già abbozzato una cauta accettazione formale quale base di negoziati, e il Consiglio dei Ministri (corrige: il Gran Consiglio del Fascismo) era in seduta, quan– do venne la notizia che voi, signori di Londra, che in settembre tenevate Sir Samuel Hoare in cosf alta considerazione, lo avevate ignominiosamente dimesso il 19 dicembre (Observer, 6-II-1936). 6 A Villari non era lecito accettare questo dato cronologico indiscutibile. Perciò, secondo lui, le dimissioni di Hoare ebbero luogo "proprio nel giorno o meglio proprio nell'ora (il cor– sivo è nostro), in cui Mussolini stava pronunciando il discorso di Pontinia" (pp. 234-239); Sir Samuel fu allontanato dal posto per gli "intrighi" di Eden (pp. 12, 223, 235); "il ritiro del piano fu atto di mala fede da parte del Governo inglese" (p. 191). Villari afferma che Musso– lini "pareva disposto ad accettare il piano"; "occorrevano alcuni giorni di riflessione, data la tenace opposizione che il piano aveva suscitato in molti ambienti" (p .. 235) (quali?). La -verità è che Hoare e Lavai desideravano un'accettazione sollecita del piano proprio per tagliar corto all'opposizione. Villari afferma pure che Mussolini doveva aspettare la seduta del Gran Con– siglio, convocata per il 18 dicembre, dato che la questione implicava un'estensione del terri– torio nazionale (p. 230). Perché allora non convocò il Gran Consiglio prima del 18? E perché pronunciò il discorso di Pontinia prima di consultare il Gran Consiglio? Villari sostiene che il discorso di Pontinia fu male interpretato: Mussolini voleva dire soltan:o che non avrebbe con– sentito allo stanziamento di italiani in Etiopia "salvo che l'Italia fosse in grado di fornir loro un'adeguata protezione - precauzione in verità elementare" (p. 234). Se il pensiero del Duce era cosi "elementare" perché scelse una forma cosi rumorosa per esprimerlo? Perché non aspettò a domandare le necessarie garanzie nelle discussioni a cui il piano avrebbe dato luogo? ~ eviden– te che ·la causa di Mussolini è debole e che l'avvocato difensore è piu debole della causa. • 579 BiblotecaGino Bianco

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