Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Capitolo sessantesimo Entra in scena Chucr.y Jacir Bey; esce Sir Samuel Hoare Mussolini aspettò una settimana intera prima di dare una rispasta. Era incoraggiato in questa tattica dilatoria da un fatto che parrebbe in– credibile, se non fosse convalidato da prove incontestabili. 1 Mentre De Bono aveva ancora il comando nell'Africa Orientale, Bado– glio, capo di Stato Maggiore, e Roatta, capo del Servizio informazioni militari, non erano ottimisti riguardo al risultato della campagna. Anche Mussolini, nei suoi momenti lucidi, soffriva la sua parte di angoscia. Un funzionario del Ministero degli esteri riferisce che Mussolini gli chiese "con evidente inquietudine che cosa pensasse la nazione." Risposi francamente che l'impressione generale era sfavorevole. L'impre$a era con– siderata troppo ardita. A lungo andare potevano sorgere complicazioni. Eravamo nella stretta delle sanzioni, e queste potevano risultare efficaci da un momento all'altro. 2 A questo punto un avventuriero levantino, di cittadinanza messicana, chiamato Chucry Jacir Bey, si offerse quale mediatore per persuadere Hailé Selassié ad accettare la pace. Sosteneva di poter perfino inscenare una battaglia nel luogo e nel momento che meglio convenissero allo Stato Maggiore italiano, battaglia che naturalmente si sarebbe risolta in una vittoria italiana. Poteva perfino far salire Hailé Selassié a bordo di un aeroplano e trasportarlo in terri– torio occupato dalle truppe italiane. Quest'impostura fu presa sul serio, e il 10 dicembre due agenti del Go~ verno italiano e l'avventuriero levantino-messicano firmarono un contratto in tutte le regole con tre annessi. Il primo di questi conteneva le condi– zioni di pace a cui Hailé Selassié doveva aderire; il secondo stipulava che la finta battaglia dovesse essere inscenata entro sei giorni dalla data 1 I documenti di questa ridicola storia furono scoperti nell'ottobre 1944 durante l'istrut– toria per il· processo del Generale Roatta, Capo del Servizio Informazioni Militari (S.I.M.). Essi furono pubblicati dal quindicinale "Realtà Politica" di Roma il 5 gennaio 1945 e nel libro Il processo Roatta, pp. 258-261. 2 Testimonianza resa dal Conte Carlo Senni, il 19 ottobre 1944, durante l'istruttoria del processo Roatta. 573 Bibloteca Gino Bianco

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