Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Esce di scena De Bono; entra Badoglio Lavai rifiutava di romperla con Mussolini, e ostacolava le sanzioni, e non consentiva accoglienza alla flotta britannica a Tolone e a Biserta. Ma questo di– pendeva dall'altro fatto che Baldwin e Hoare gli rifiutarono quella garanzia per la Renania che lui domandava in cambio. Avessero preso quell'impegno, l'azione comune anglo-francese sarebbe entrata in gioco e non solo. avrebbe messo a posto Mussolini nel Mediterraneo, ma avrebbe impedito a Hitler e Goering di entrare i!).guerra. In quel momento, essi avevano 1500 aeroplani, le altre loro forze erano ancora insufficienti. Ma Baldwin e Hoare mai inten– devano garantire Lavai nella Renania, erano indifferenti al destino dell'Au– stria, 17 ed erano anche disposti a cedere qualche colonia inglese per "pacifica– re Hitler" (FEILING, p. 279). Quanto alle sanzioni nella terza settimana di no– vembre erano in forza solo quelle che erano destinate a non avere nessun ef– fetto immediato. Finalmente, il Comitato della Società delle Nazioni non pen– sò mai sul serio alle sanzioni del petrolio. Dunque tutti i dati, con cui Feiling cerca di spiegare la politica inglese, sono privi di fondamento. Neville Cham– berlain, in quel momento, era della opinione che gli inglesi dovessero pren– dere l'iniziativa nel proporre le sanzioni del petrolio· anzi che lasciar cadere la questione. Egli scrisse nel diario, il 29 novembre: Gli Stati Uniti sono andati oramai molto piu avanti del solito... Di conseguenza la questione è ora affrontata sul serio. Mussolini fa violente minacce, e Lava! di nuovo è oscillante. Se ci tirassimo indietro per le minacce di Mussolini, lasceremmo gli ameri– cani per aria, ed essi non potrebbero resistere all'argomento dei loro produttori di pe– trolio. In siffatte circostanze sarebbe inevitabile che gli Stati Uniti rifiutassero in futuro di aiutare comunque noi, le sanzioni fallirebbero, la Società delle Nazioni perderebbe la sua coerenza, e tutta la nostra politica sarebbe distrutta. Noi dovremmo pregare Laval di dire a Mussolini che, se ci attaccasse, la Francia verrebbe immediatamente in nostro soccorso, e se Lava! evadesse la domanda, noi dovremmo far chiaro a Ginevra che è la Francia, e non noi, a bloccare le sanzioni. Ma come potevano Baldwin e Hoare domandare a Lavai di sfidare Mus– solini se essi non intendevano garantire Lavai contro Hitler? Secondo Feiling essi decisero di "associarsi alla sanzione del petrolio se imposta, ma tentare ·di posporre la imposizione mentre si faceva uno sforzo per la pace" (FEILING,p. 272). La sanzione del petrolio poteva essere imposta solo se qualcuno la proponeva, ma né Baldwin né Hoare né Lavai intende– vano proporla. In conseguenza non c'era da fare altro che tentare di fare la pace, o piuttosto contentare Mussolini. 17 FEILING, p. 255: "L'Inghiltena consigliava una Locarno orientale, per la quale però non accettava responsabilità, e si dichiarava interessata all'indipendenza dell'Austria, per la quale non intendeva mai far la guerra." 545 36 t) teca Gino Bianco

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