Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

.. Capitolo cinquantunesimo Il Canale di Suez e il petrolio Il Comitato, che, secondo la decisione presa nell'aprile 1935, avrebbe dovuto definire le disposizioni da applicare contro un aggressore a norma deil'art. 16 del Patto (v. sopra, p. 356) fu costituito, dopo i debiti ritardi, alla fine di maggio. Come era da aspettare, esso generò due sottocomitati, che pubblicarono in agosto dµe relazioni. Secondo queste, le sanzioni non dovevano infliggere privazioni non necessarie agl'innocenti cittadini del paese che trasgredisce il Patto. Rifornimenti di viveri essenziali alla sussi– stenza delle popolazioni civili non dovevano quindi essere intercettati. Le sanzioni dovevano avere l'unico oggetto di ostacolare lo sforzo bellico. Il passo piu ovvio in questo senso era il rifiuto di armi e munizioni, dei prodotti-chiave e delle materie prime essenziali all'industria degli armamen– ti. Ma queste materie prime potevano essere essenziali alla vita industriale ordinaria, e dato che sarebbe stato difficile stabilire a quale uso esse sareb– bero destinate, e dato che non si dovevano imporre privazioni ad anima viva, come definire le materie prime vitali per l'industria degli armamenti? Le esportazioni dal paese trasgressore del Patto potevano essere vietate, e poiché le esportazioni pagano le importazioni, il divieto sulle esportazioni avrebbe prodotto la fine delle importazioni essenziali. Ma allora altri paesi avrebbero sofferto non meno del paese trasgressore. Quindi anche questo metodo si doveva evitare per ragioni umanitarie. Si potrebbe rifiutare ogni credito finanziario all'aggressore. Ma intermediari senza scrupoli potevano aiutare il paese colpevole ad -eludere quella restrizione. Inoltre l'uso di san– zioni economiche e finanziarie poteva essere quasi altrettanto dannoso alla vita economica degli altri paesi. Eppoi, salvo che tutte le nazioni fossero disposte ad imporre sanzioni, i paesi non partecipanti potevano supplire a tutti i bisogni del paese trasgressore. La non partecipazione di un singolo importante produttore poteva facilmente rendere vane tutte le misure, salv.o che non si montasse una vasta macchina internazionale per sorvegliare esportatori, commercianti e proprietari di navi. Conclusione implicita: non far niente. · Il Comitato e i suoi sottocomitati sembra pensassero che loro compito 492 Bibloteca Gino Bianco

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