Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Capitolo ventiquattresimo Ideale supremo: il disarmo Come abbiamo già accennato, i fascisti austriaci erano divisi in due gruppi rivali che si rompevano le gambe a vicenda. Il gruppo di Schoeber voleva l'Anschluss con la Germania. Il gruppo di Starhemberg lavorava per gli Asburgo. La socialdemocrazia .austriaca combatteva tanto i fascisti fa– vorevoli agli Asburgo quanto quelli favorevoli all'Anschluss. Mussolini contribuiva alla confusione, appoggiando e i fascisti favorevoli agli Asburgo e quelli favorevoli all'Anschluss. Gli bastava che gli uni e gli altri fossero nemici dei socialisti. Guariglia ci fa sapere che nel 1929-30 il Duce non solo mandava incitamenti e sussidi alle Heimwehren, ma ordinò che si incoraggiasse in Italia la formazione di nuclei tedeschi nazisti.1 Ai primi di febbraio del 1930 avendo perduto la speranza di un ac– cordo con Briand, il Duce ritornò favorevole all'Anschluss. Il Cancelliere austriaco Schoeber andò a Roma, fu ricevuto come un eroe e un vecchio amico, e fu firmato un "patto di amicizia" tra Austria e Italia. La intesa italo-germanica contro la Francia albeggiò ancora una volta. Uno dei colla– boratori del Tevere scoprf che "l'unione delle aquile germanica e romana, il sogno del Medio Evo, era il problema che si presentava all'Europa di domani": "La ricostruzione della Triplice Alleanza - sotto un'altra forma - è il problema dell'avvenire. Italia, Austria e Germania sono i poli (!) dell'Europa tradizionale" (14-11-1930).Una settimana dopo un articolo di fondo dello stesso giornale annunciò che "era libera la via" per un nuovo orientamento politico da parte della Germania verso l'Italia (23-11-1930). La Jugoslavia, al pari della Francia, era destinata a fare le spese dell'u– nione fra le due aquile. Nel 1930 (se non prima) Mussolini prese sotto la sua protezione Ante Pavelic, 2 quel capo dei croati che combatteva per la separazione politica della Croazia dalla Serbia e che doveva diventare il Duce della Croazia nazificata nel 1941. Austria, Ungheria, Croazia e Slove- 1 GUARIGLIA, Ricordi, p. 76; a p. 85, dice che questa politica di aiutare nuclei tedeschi nazisti cominciò nel 1929-30. 2 Il Resto del Carlino (4-VI-1930) presentò Pavelic come il "rappresentante dell'intera na– zione croata." 225 16 Bibloteca Gino Bianco

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