Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Prefazione "Il libro Mussolini diplomatico (1922-1932) può essere considerato come la quarta edizione, rifatta da dma a fondo, di un libro, che fu pubblicato prima in francese nel 1932, poi in italiano nello stesso anno, e poi di nuovo in italiano nel 1945. Le prime due edizioni rimasero sconosciute, o quasi, in Italia, data la temperie dell'ora; della terza, pubblicata nella confusione del 1945, temo sia sfuggita la notizia a molti. Questa nuova edizione, aggior– nata con l'aiuto delle fonti pubblicate negli ultimi anni - principalmente dei documenti inglesi e americani ___.. rimarrà, credo, l'ultima. Non perché io la consideri il non plus ultra di quanto si possa dire, ma perché non posso cre– dere di campare ancora il tempo, che sarebbe eventualmente necessario a rifarla. Succederà un altro volume: La conquista dell'Etiopia: 1933-36. Per quan– to io so, sarà questo i'l primo in cui il soggetto sia stato metodicamente trattato. Avrei voluto far segui're un terzo volume su La guerra di Spagna, 1936- 39, per i'l quale avevo raccolto molto materi'ale. Ma con settantanove prima– vere sulle spalle, vedo che non ce la faccio. Spero che altri intraprenda iJ lavoro a cui debbo rinunciare. 'Poca favilla gran fiamma seconda ..."' Cosi scrisse Salvemini in Cultura moderna ( giugno 1952) quando com• parve presso Laterza i'l volume sopra indi'cato. Il secondo volume avrebbe do– vuto uscire pochi mesi dopo, ma Salvemini era di una scrupolosità anzi in– contentabilità tale, che non si stancava mai di ri'vedere, ritornare su quello che aveva scritto per correggere, aggiungere e tagb:are. Qui·ndi, essendo stata annunciata la pubblicazione di nuovi documenti, volle attendere, e cosi il secondo volume non usci in italiano; usci invece in edizione completa nel 1953 in inglese (Prelude to World War II, London, Gollancz, 1953). L'avversione di Salvemini al fascismo, e. cioè ad un regime che sop– primeva la libertà e offendeva la dignità umana e la giustizia, si mam'festò . fin dagli' albori del movimento e fu un'avversione irriducibile. Andato in esi'lio poté conoscere di'rettamente quello che all'estero pensavano del fasci– smo e come lo giudicavano: da una parte gli ambienti democratici lo con- IX BiblotecaGino Bianco

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