Gaetano Salvemini - Come siamo andati in Libia

La politica estera dell'Italia • internazionali, che assicurino favorevoli mercati di consumo alle nostre merci, dev'essere preferito, non solo dalla borghesia ma anche dal proletariato, a un sistema che portasse come effetto la impossibilità di una nostra espansione economica in quei mercati; se è vero che il proletariato, non meno della borghesia, è interessato a intensificare la produzione, salvo a disputarne alla borghesia una parte sempre meno scarsa nei profitti della produzione intensificata. L'Austria-Ungheria, annettendosi con un vero e proprio colpo di mano· la Bosnia e l'Erzegovina, che nel trattato di Berlino- aveva·-ottenute solo da amministrare, e che, consolidandosi il regime liberale in Turchia, essa avrebbe dovuto lealmente restituire ai suoi legittimi proprietar1, ha dato un esempio di violenza militarista, del quale noi socialisti non possiamo, se abbiamo consapevolezza dei nostri interessi, disinteressarci. se· un trattato, come quello di Berlino, concordato e sottoscritto da tutti gli stati d'Europa, potesse essere una sola volta violato da uno degli stati, senza che gli altri protestassero e lo obbligassero a rispettare i patti o ad agire d'accordo con loro nel creare una nuova forma d'equilibrio internazionale, sparirebbe ben presto ogni tranquillità e lealtà nei rapporti fra gli stati; si perderebbero tutti i guadagni fatti nel secolo XIX dai princip1 della pace e della equità; ci troveremmo tutti esposti ai colpi di mano. E in una atmosfera politica, cosi grave d'incertezze e di sospetti, in cui la forza, la sola forza brutale dominerebbe sovrana, non ci rimarrebbe altro da fare che armarci tutti fino ai denti piu che non ci siamo armati finora, e cercare di non rimanere addietro agli altri stati in questo brigantaggio generale. In questo caso speciale, poi, l'Austria-Ungheria, annettendosi definitivamente una regione di circa due milioni d'abitanti, che o prima o poi avrebbe potuto essere costretta, secondo il trattato di Berlino, da essa sottoscritto, a restituire alla Turchia - e appunto per questo ha compiuto l'annessione, che se fosse stata un fatto di nessuna importanza né sarebbe avvenuta, né avrebbe provocato le proteste di tutti gli stati, meno la tittoniana Italia - l'Austria-Ungheria non solo ha violati brutalmente i diritti della Turchia; non solo cerca di rendere impossibile quella federazione di popoli iugo-slavi (Serbia, Montenegro, Bosnia, Erzegovina), senza cui questi popoli, divisi politicamente e per linee doganali gli uni dagli altri, non hanno possibilità di sviluppo economico, e minacciano di essere soffocati ed assorbiti ad uno ad uno dall'Austria; ma, rafforzandosi di tutto quanto perdono la Turchia e i popoli iugo-slavi, indebolisce in proporzione quegli altri stati, specialmente l'Italia e la Russia, che non vedono crescere la loro potenza di pari passo. Ed ecco perché la Russia cerca dei compensi, mentre l'Italia tittoniana ... si dichiara soddisfatta. Questo spostamento di equilibrio non ha importanza solo territoriale e militare. Esso ha una enorme importanza commerciale. L'impero ottomano (Turchia, Asia Minore, Siria) è un immenso mercato di consumo per i prodotti di tutta Europa, in cui ·ciascuno stato cerca di assicurarsi 37 BibliotecaGino Bianco ·

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