Gaetano Salvemini - Come siamo andati in Libia

L'Irredentismo 1 L'anno scorso un deputato reazionario del Veneto, tenendo un discorso politico, dichiarò che grave errore era stato quello del Governo italiano di reprimere con troppo accanimento l'agitazione irredentista; infatti la gioventu, respinta dall'irredentismo, si dà al socialismo. Veramente si potrebbe osservare al reazionario veneto, che anche l'agitazione socialista è combattuta dal Governo con ben maggior violenza che l'agitazione irredentista eppure non scema, come l'irredentismo, ma aumenta geometricamente. La decadenza dell'irredentismo in Italia va dunque attribuita a cause indipendenti dalla avversione governativa. Ma questa critica generale alla opinione del reazionario veneto non distruggerebbe il significato recondito della opinione stessa; il quale è che l'irredentismo potrebbe benissimo, quando il Governo italiano sapesse approfittarne, diventare una pericolosa arma di combattimento, non solo contro il partito socialista, ma anche contro tutti gli altri partiti democratici. Supponiamo infatti che i partiti popolari italiani, compreso il socialista, met,tano nel loro programma, accanto alla democratizzazione dello Stato e alla abolizione dell'esercito stanziale, la rivendicazione dei cos1 detti confini naturali, e riescano a determinare nel paese un largo movimento favorevole al loro programma democratico, antimilitarista e irredentista. Supponiamo che questo movimento raggiunga tale forza da minacciare seriamente l'attuale governo reazionario e militarista. Il partito monarchico non avrebbe in questo caso che da tentare un piccolo giochetto per rovinare per mezzo secolo i partiti democratici e per consolidare per altrettanto tempo le santissime istituzioni: accettare parte del programma democratico; buttarsi all'irredentismo e dichiarare magari la guerra all'Austria. ll trabocchetto, in cui i partiti democratici andrebbero a stroncarsi le reni, sarebbe per tal modo bell'e formato. Per rivendicare i confini naturali ci vuol la guerra; per far la guerra bisogna andar d'accordo con la casta 1 Pubblicato in " Critica sociale," a. X. n° 1, 1 gennaio 1900, pp. 4-7, a firma UN TRAVET. [N.d.C.] 3 BibliotecaGino Bianco

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