Gaetano Salvemini - Come siamo andati in Libia

"Come siamo andati tn Libia" e altri scritti dal 1900 al 1915 lino, ma anche presso l'Ufficio coloniale (Auswiirtiges Amt), per accertare se mai il Rohlfs vi abbia mandato campioni di zolfo da analizzare, hanno dato risultati completamente negativi. VI. - Richiamiamo finalmente l'attenzione sul fatto, che tutte le notizie date dallo pseudo-Rohlfs sul numero preciso degli individui imprigionati che sarebbero 1812, o deportati nel Fezzan (197), o spariti (1812), e dei beni confiscati (14.656), e delle piante di ulivi, di palme, di agrumi (15.651), tagliati per sfuggire alle tasse, sono certamente inventate di sana pianta. In un paese, dove non esistono né statistiche finanziarie, né ana- _ grafi, né catasti, è una grossolanissima goffaggine mettersi a dare cifre, statistiche, precise fino all'unità.] Rohlf s, Prezzolini e Castellini Il falsario dev'essere grande ammiratore del nazionalistél. Gualtiero Castellini. Egli, infatti, falsificando il rapporto Rohlfs, volle, oltre che contribuire all'entusiasmo tripolino, aiutare meglio che poteva il Castellini nella polemica che costui aveva col Prezzolini nel sostenere che contrariamente alla inchiesta dell'lto la Cirenaica è paese ricchissimo d'acqua. Il Prezzolini, sulla Voce del 18 maggio, aveva ricordato che, secondo l'inchiesta dell'lto, pubblicata nel 1909, la Cirenaica manca dell'acqua necessaria ad un'agricoltura intensiva: il suolo di cui è costituita, è pietra alberese, calcare, "porosa come un setaccio"; "l'acqua delle piogge scompare immediatamente nel sottosuolo e nel mare." Il Castellini, che non aveva mai letto l'inchiesta dell'lto, tant'è vero che nel volume Tunisi e Tripoli uscito nella primavera non la ricordava nella bibliografia, e a p. 2lfl accennando alla /ewish territorial Organisation la chiamava ad orecchio /ewish Company, subito si affrettò sulla Idea Nazional,e del 25 maggio 1911 a rovesciare addosso al Prezzolini e all'lto, un lungo articolo per dimostrare che acqua in Cirenaica ce n'è, ed avanza, e l'inchiesta dell'Ito non va presa sul serio (nel volume Tun_isi e Tripoli, p. 210 aveva viceversa deplorato che gl'italiani non si fossero preoccupati abbastanza del pericolo di questa società israelitica), perché gli ebrei la terra in cm nsusci~are il regno loro non l'hanno trovata ancora né la troveranno. Perché? Perché questi mirabili commercianti non saranno mai capaci di uscire dalle città costiere per colonizzare una regione agricola. Io li ho visti banchieri e negozianti, ma ad arare la terra come i coloni siciliani... mai. L'israelita non poteva trovare, a pwri, la Cirenaica interiore regione adatta alla sua razza, e non troverà terre adatte mai. Che risponde il Prezzolini a questa elementare osservazione sul valore relativo della lto? 124 Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==