Gaetano Salvemini - Come siamo andati in Libia

Prefazione Un uomo dell'ingegno e del temperamento di Salvemini non era fatto per estraniarsi dai problemi della vita, dalle questioni e dalle vicende del suo tempo. Dal suo maestro Pasquale Villari aveva imparato che "non v'ha errore piu pericoloso alla cultura politz"cadi un paese, che negare la storia per l'erudizione, e rompere cost ogni ponte di passaggio fra il passato e il presente." 1 E questa massima, che corrispondeva alla sua fondamentale inclinazione e al suo prevalente interesse per i problemi del presente, diventò completamente sua. La storia - scrive - non può essere "indifferente di fronte alla questione della verità o dell'errore, del bene o del male, e quindi anche lo storico non può rimanere indifferente di fronte agli avvenimenti, né rinchiudersi nell'esame del passato e per voler essere imparziale chiudere gli occhi al presente." 2 Per mezzo degli studi storici cerchiamo d'istruirci sulle nostre origini sociali, morali e intellettuali, precisamente come per mezzo delle scienze fisiche apprendiamo le condizioni della vita organica. Direttamente' e indirettamente, ogni ricerca storica mira a risolvere il problema fondamentale di sapere in qual modo una data situazione presente è arrivata ad essere quale è... Il nostro presente è il prodotto di un'evoluzione sociale, morale e intellettuale le cui origini si perdono nella notte dei tempi e a sua volta sarà la condizione necessaria di sviluppi futuri." 3 Ossia la storia - come scrisse nella lettera di dimissioni inviata al Rettore dell'Università di Firenze il 5 novembre 1925 - non poteva consistere in " mere esercitazioni erudite, estranee alla coscienza morale del maestro e degli alunni," ma deve "essere strumento di libera educazione civile." 4 1 Dal discorso Una pagina di storia antica, tenuto il 15 novembre 1949 all'Università di Firenze, nel riprendere l'insegnamento della storia, pubblicato in "Il Ponte," febbraio 1950. 2 G. SALVEMINI, Storia e Scienza, Firenze, La Nuova Italia, 1948, pp. 111-112. 3 Ibidem, pp. 19-20. 4 Non mollare (1925). Riproduzione fotografica dei numeri usciti con tre saggi storici di GAETANOSALVEMINI, ERNESTO Rossi, PIERO CALAMANDREFI,irenze, La Nuova Italia, 1955, p. 106. IX ' · Biblioteca Gino Bianèo

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