Gaetano Salvemini - Come siamo andati in Libia

"Come siamo andati in Libia" e altri scritti dal 1900 al 1915 - evidentemente è un uomo di grande buon senso - cosI ha detto (Piazza, Terra promessa, p. 95): Se il capitale italiano, che è qui venuto (?), riescirà ad espandersi veramente, allora potrà esse.re per tutti una vera benedizione. Questo è il regno della miseria e potrebbe diventare il campo della ricchezza. Tutte le nostre terre sono incolte per mancanza di capitale. Tutti i commerci di Tripoli, ogni anno piu diminuiscono perché i due ricchi paesi che stanno ai due lati, e che hanno strade costruite e sicure, la Tunisia e l'Egitto, sempre piu ve li attirano. Chi fa in Tripolitania le strade? E quanti arabi, ogni anno, ridotti all'impossibilità di vivere, emigrano in Turchia, à. Gabes, a Sfax, a Susa, dove trovano lavoro piu proficuo, e commerci piu ricchi I Pare che parli... dell'Italia! Ora noi non possiamo risolvere contemporaneamente il problema dell'agricoltura nostra e dell'agricoltura tripolina. Se il capitale, che già comincia ad accumularsi in Italia, in grazia all'emigrazione, e nonostante la politica pazzesca e spendereccia delle nostre classi dominanti, - e si devono a quest'accumulazione di capitale i progressi manifestatisi nell'agricoltura in quest'ultimo decennio - se questo capitale lo assorbiamo colle spese necessarie ad occupare e organizzare la Tripolitania e lo spingiamo a fecondare la Cirenaica, è evidente che esso non potrà essere utilizzato piu per l'agricoltura italiana. Di qui non s'esce. E non c'è nazionalismo il quale possa dimostrare che sia patriottico e utile dissanguare l'agricoltura italiana per intensificare l'agricoltura tripolina; che noi dobbiamo intensificare la disoccupazione agricola italiana, affinché i nostri contadini, cosI costretti ad emigrare in maggior numero, sieno costretti ad andare a cercare a Tripoli il lavoro, che la retorica nazionalista vieta ad essi di procurarsi in Italia. Per finire Il Bevione augura che la stampa italiana spinga il Governo ad occupare Tripoli, come lo ha spinto nell'estate passata a mostrare i denti all'Argentina nell'affare della sorveglianza sanitaria e dell'emigrazione. Evidentemente, il Bevione s'immagina che nella vertenza argentina l'Italia abbia riportato un successo clamoroso. E perciò fa bene a trarre di qui gli auguri... 114 BibliotecaGino Bianco

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