Gaetano Salvemini - Come siamo andati in Libia

Irredentismo, questione balcani·ca e Ìf!ternazionalismo noi - che di questo popolo facciamo parte - il silenzio e l'inerzi~ avrebbero documentato imbecillità e viltà. Una Internazionale, in cui a noi non tocchi se non prendere schiaffi. e far la ricevuta, npn la vogliamo. I popoli vivono anche di onore. E questo noi lo sappiamo. Certo, compiere il nostro dovere di socialisti e insieme di italiani non ci è facile. Noi camminiamo fra i carboni ardenti: dobbiamo protestare contro l'Austria, staccandoci dagli irredentisti; chiedere una pÒlitica piu dignitosa al nostro Governo, reagendo contro i militaristi; assalire di fronte i nemici e difenderci alle spalle e ai fianchi dagli ... amici. E, se dovessimo affermare che la massa del partito abbia sempre o ovunque compreso nei giorni passati la linea di condotta da seguire, diremmo una bugia che ci renderebbe indegni della stima nostra e del rispetto altrui. In molti luoghi la classe operaia, invece di intervenire energicamente a protestare contro l'Austria e contro il Governo italiano e a far passare in seconda linea l'irredentismo parolaio, se ne è stata sospettosa a guardare ed ha lasciato il campo libero proprio agli irredentisti. Altrove gli agenti, che la. massoneria ha sparsi in questi due ultimi anni nel partito socialista, hanno provato a trascinarci per una via che non era nostra. Ma nell'insieme - e il merito è dell'Avanti! e dei socialisti milanesi, che han dato il la - non abbiamo motivo di lamentarci del modo come le cose sono andate. E, se i compagni di Trieste fossero stati nei giorni trascorsi in Italia, e avessero visto coi loro occhi come stavano le cose, io non dubito che essi riconoscerebbero come la nostra partecipazione ai moti di protesta antigovernativa e antiaustriaca, se ha prodotto qualche inevitabile inconveniente, ha evitato anche moltissimi mali. E meglio ancora avremmo potuto sviluppare 1~ nostra tattica, se fossimo stati bene secondati dai socialisti del1'Austria, il cui soccorso è stato un po' come il soccorso di Pisa. Leggano gli amici, che vivono al di là del confine, i nostri giornali irredentisti; seguano la campagna che va facendo sulla Ragione l'on. Barzilai; osservino il compiacimento con cui è notato ogni sintomo d'indifferenza o di ostilità da parte dei socialisti austriaci verso di noi per documentare che noi siamo in errore sperando una loro seria cooperazione al nostro programma di pace - dignitosa - con l'Austria; si domandino per qual motivo la Ragione abbia soppresso del tutto la dichiarazione di Bissolati alla Camera; si ricordino del proverbio arabo, secondo cui, nei casi dubb1, è bene chiedere consiglio al proprio nemico: e agiscano 1n conseguenza, cercando di rendere il nostro compito meno aspro. * Ma abbandoniamo ogni recnmmazione sul passato e guardiamo all'avvenire. Nel quale molte nubi si accumulano, e grandi difficoltà abbiamo da superare. 83 BibtiotecaGino Bianco .

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