Gaetano Salvemini - Come siamo andati in Libia

Irredentismo, questione balcanica e i1;ternazionalismo c1 verranno incontro, mezzo sorridenti e mezzo imbronciati, e ci grideran~ no: '" Viva l'Internazionale l " Di grazia, coµipagni carissimi, l'internazionalismo vostro in che cosa differisce, per la Bosnia, per la Serbia e per il Montenegro e per la Macedonia, dall'imperialismo dei generali austriaci e dell'arciduca ereditario, se non in questo: che i generali e l'arciduca fanno, e voi lasciate fare; i generali e l'arciduca minacciano l'Italia se non lascia fare, e voi rimproverate 1 soldati italiani se non lasciano che voi lasciate fare? * Alla violazione evidente, brutale, che l'Austria compie rifiutando ogni concessione alla Serbia e al Montenegro, e alla complice passività dei socialisti dell'Austria dinanzi a siffatta ingiustiza, ci sarebbe una grandissima attenuante, qualora l'annessione della Bosnia corrispondesse al desiderio della maggioranza dei bosniaci. E questo sarebbe avvenuto, se l'Austria·· avesse fatto servire la sua occupazione e l'amministrazione trentennale a stringere a sé con legami di gratitudine e di affetto quella infelice popolazione. Ma come da questo punto siamo lontani! Senza voler adoperare allo scopo di questa polemica le affermazioni. di origine serba, secondo cui il Governo austriaco sarebbe nella Bosnia qualcosa di assolutamente mostruoso, e lasciando da parte anche le notizie ufficiali austriache, secondo cui la Bosnia è un vero e proprio Eldorado, io non devo fare altro, se non ripetere qui quanto disse il Pittoni nella delegazione austriaca e quanto ha scritto il Lavoratore di Trieste a proposito delle condizioni di quel paese. Che cosa ha fatto - disse il Fittoni nella delegazione austriaca - l'Austria-Ungheria in 30 anni di occupazione? Ha costruito delle strade, delle ferrovie insufficienti, perché - causa anche le difficoltà interne nei rapporti fra l'Austria e l'Ungheria - ha tralasciato di eseguire le linee piu utili, e cioè di congiungere la Bosnia col mare Adriatico e di fare di essa l'Hinterland della Dalmazia; ha stabilito, è vero, l'ordine nell'amministrazione e vi ha introdotto dei tribunali, dei quali gli abitanti non hanno ragione di lodarsi. I maggiori peccati li ha compiuti nel campo dello sviluppo intellettuale e politico del paese. Non si è soltanto mantenuto per 30 anni un regime assolutista con tutti i conseguenti abusi della burocrazia, ma si è importato in quei paesi anche il vecchio spirito poliziesco austriaco di spionaggio e di persecuzione; non soltanto non si è fatto nulla per attutire la lotta per il potere fra le Chiese cattolica e ortodossa, ma si è tranquillamente tollerato che funzionarì dello Stato la fomentassero, inasprendo i rapporti fra due parti della stessa nazione. Che cosa ci viene a dire in fondo l' " e:xposé" del ministro? Primo. Che la proclamaziqne della costituzione in Turchia obbliga l'Austria-Ungheria a introdurre la costituzione in Bosnia. Si constata dunque (\i essere venuti in ritardo e di esser costretti da avvenimenti esteriori a concedere ciò che avrebbe dovuto venir accordato volontariamente molto tempo prima. Secondo. Che l'Austria-Ungheria deve aver paura di un regime costituzionale in Bosnia, non preceduto da un'azione, che stabilisca definitivamente l'appartenenza delle due provincie alla monarchia, perché in 30 anni non ha saputo conquistarsi la fiducia di quelle popolazioni. 79 BibliotecaGino Bianco

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