Gaetano Salvemini - Come siamo andati in Libia

" Come siamo andati in Libia " e altri scritti dal 1900 al, 1915 In un solo caso la violazione d~ un trattato per iniziativa esclusiva di una delle parti può e deve essere da noi socialisti consentita - ed è questo il principio che deve distinguere noi dai diplomatici e dai generali, per i quali la forma è tutto e la sostanza è nulla, e una convenzione per essere buona non ha bisogno che di avere tutte le fume in regola - quando un popolo afferma la propria autonomia e si sceglie in piena sovranità le forme politiche in cui intende svilupparsi, allora è canone di politica democratica e socialista, che quel popolo esercita un diritto: e, se i trattati sono contro il suo diritto, tanto peggio per i trattati. Cosi l'Italia violò il trattato di Vienna nel costituirsi a nazione. Cosi la Bulgaria ha violato il trattato di· Berlino dichiarandosi indipendente dalla Turchia. - Ma l'Austria di quale popolo si è fatta liberatrice annettendosi la Bosnia per tutta l'eternità? Quando nel 1875 i contadini bosniaci insorsero contro i musulmani, la immensa maggioranza di essi non si sognava affatto di affidare le sue sorti all'Austria: essi guardavano al Montenegro e alla Serbia. E, mentre serbi e montenegrini combattevano disperatamente in difesa dei consanguinei anelanti la libertà, Vienna e Budapest facevano dimostrazioni a favore del sultano. L'Austria-Ungheria non intendeva che sorgessero alle sue frontiere di Mezzogiorno due saldi organismi nazionali, che sarebbero stati di ostacolo alla sua espansione balcanica; le ambizioni militari e commerciali austroungariche dovevano prevalere sui diritti della popolazione insorta. E il Congresso di Berlino dette ragione alla forza contro il diritto. E, non potendo restituire la Bosnia alla Turchia, non volendo annetterla al Montenegro e alla Serbia, e comprendendo l'assurdo di farne una provincia automa, dilaniata perennemente dall'anarchia interna e tirata di qua e di là dalle forze esterne, ne affidò l'occupazione e l'amministrazione all'Austria. Fu un'infamia, la quale aveva per lo meno l'attenuante di non essere definitiva, di non distruggere per sempre il diritto della gente serba a formare una unica famiglia politica, di lasciare dischiusa una porta verso un meno infausto avvenire. Con la annessione definitiva della Bosnia all'Austria, la porta si chiude a spranghe di ferro e l'infamia è consumata per sempre. E i socialisti del1'Austria trovano che l'annessione è semplicemente... una gaffe. E lasciano tranquillamente che il Governo perpetri questa gaffe. E, non appena noi ce ne risentiamo, ci vengono incontro col ramo d'ulivo, mezzo sorridenti e ,mezzo scandalizzati, e ci gridano: "Viva l'Internazionale!" Quale Internazionale? Quella in cui un gruppo territoriale, per es. il gruppo austroungarico, eserciterà la parte del duce (stile Bebel), o quella in cui non ci saranno duci, e ognuno - anche se si chiamerà serbo o montenegrino - avrà il diritto di svilupparsi in piena libertà? E badiamo che per la Serbia e pel Montenegro la definitiva annessione della Bosnia all'Austria non vuol dire solo la distruzione di tutte le loro 76 BibliotecaGino Bianco

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