Gaetano Salvemini - Stato e Chiesa in Italia

I protestanti in Italia ai rossi, è già grave. Ma transeat, voterà pur sempre per l'avvocato o il professore; resterà pur sempre controllato da elementi provenienti (sia pure come transfughi) dalla borghesia. Ma faccia da sé, veramente da sé, infischiandosene dell'avvocato o del professore, ah, questo è veramente piu di quello che in Italia si possa tollerare (Ponte, pp. 686-87). Ecco spiegato perché nessun "laicista" si è mai dato la briga di pro– testare per le prepotenze che si commettono contro quei poveri diavoli; ecco spiegato perché la stampa quotidiana fa la congiura del silenzio su· quelle prepotenze; ecco spiegato perché anche i liberali, i repubblicani e i socialdemocratici apparentati, o piuttosto incatenati alla Democrazia cri– stiana, girano largo; ecco spiegato perché i comunisti e i paracomunisti non se ne dànno per intesi: chi non appartiene alla parrocchia del materiali– smo (o meglio materialonismo) storico, vada pure a rotoli! Dei "tremolanti" non si interessano, a quel che pare, neanche i valdesi, che sarebbe come a dire l'aristocrazia del protestantesimo italiano: che Cristo si sia fermato a Torre Pellice? Se non m'inganno, quei "liberali," i quali non sono piu clericali che liberali, e quei "repubblicani," che non hanno sostituito il concordato Pio XI-Mussolini ai Doveri degli uomini scritti un secolo fa da un certo Giuseppe Mazzini, e quei "socialdemocratici," che non hanno ridotto l'ini– zio e la fine di ogni sapienza politica ad aver paura dei comunisti (tutti questi aspiranti a comporre la terza forza), dovrebbero prendere in conside– razione questa materia nelle trattative per gli apparentamenti del 1953. Non si tratterebbe, in fondo, che di domandare ai democratico-cristiani se la costituzione sia una cosa seria o uno strofinaccio diventato proprietà del prof. Gedda e di padre Lombardi. Un amico mi scrive: Di fronte al pericolo imminente di un'alleanza delle masse democristiane col fascismo, penso che non si debba rendere la vita difficile a Scelba e a De Gasperi col chiedere loro ciò che la Costituzione certamente garantisce, ma che è la cosa che le masse cattoliche ed il clero piu aborrono, col controllo delle nascite: una propaganda protestante in Italia. Certo non tacere; ma se fossi un deputato liberale, non oserei porre un aut aut per l'adesione al governo del mio gruppo. Tristissimi tempi, in cui occorre sacrificare le cose piu care, nella speranza di salvare un pochino di libertà. Io non so se veramente le "masse" italiane se la piglierebbero tanto calda contro i protestanti, come se la piglia il clero, che una volta non osava certi eccessi, perché non si sentiva spalleggiato dai carabinieri. Come pure non so se le "masse" sarebbero ostili al controllo delle nascite, se ci fosse chi scendesse in mezzo a loro a spiegare che c'è modo e modo di non avere un mucchio di figli, di cui la metà morirà nel primo anno e l'altra metà è destinata a vivere di miseria squallida per sé e per i suoi. Se qualcuno fosse andato settanta e piu anni or sono a spiegare a mia madre che quattro figli erano troppi. e non le occorreva arrivare ad undici, non ci sarebbero state "masse" che avrebbero impedito a quella donna di es– sere intelligente com'era. 460 BibliotecaGirioBianco

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