Gaetano Salvemini - Stato e Chiesa in Italia

Nota al testo 4) il dattiloscritto (in due copie, ma con qualche lacuna in entrambe, per cartelle sforbiciate o mancanti) della traduzione francese dei capitoli I-XI, XIII-XXV, fatta eseguire (non so a chi) da Giuseppe Donati fra il 1929 e il 1930 (il capitolo XII non fu tradotto perché Salvemini non gli aveva ancora dato forma definitiva quando inter– ruppe la stesura del libro nel dicembre 1929); 5) il rifacimento parziale (1930-31) dei primi dodici capitoli dell'opera, nel quale passi mss. in italiano e talvolta in francese si alternano a brani dattiloscritti della traduzione francese citata sopra, pieni di varianti e di correzioni in italiano e in francese. Esso porta il titolo: La questione romana, Pio XI e Mussolini (col sottotitolo: "Parte pri– ma: Da Pio IX a Pio X") e comprende quattro capitoli, appena abbozzati: "I. La questio– ne romana da Pio IX a Leone XIII"; "II. Come Leone XIII avrebbe risoluto la questione romana"; "IV. Pace in tempo di guerra"; "VI. La questione romana alla vigilia della grande guerra"; 6) il saggio su La prima disfatta della democrazia cristiana in Italia, composto per un terzo circa di pagine o brani buttati giu frettolosamente nel giugno 1952, e per il rimanente di pagine o brani ricavati dai capp. V-XII di Stato e Chiesa (e in piccola misura da La questione romana cit. sopra), sforbiciando, trasponendo, tempestando di cancellature e aggiunte una o due copie del dattiloscritto di quei capitoli, e usando le rimanenti come carta da scrivere o da collage. In conclusione, il testo italiano di Stato e Chiesa presentava nel 1957 vuoti enormi, perché il dattiloscritto del cap. IV era stato utilizzato per il saggio Is Italy a Catholic Country? e per l'appendice al cap. VIII delle Lezioni di Harvard; i dattiloscritti dei capp. VIII-XII erano andati distrutti o gravemente mutilati nel rifacimento del 1952; quelli dei capp. XIII, XVI, XIX-XX e XXV erano serviti per le Lezioni di Harvard, per i due articoli su Il partito_popolare italiano nel 1919-1920, e per altri lavori. A meno di non ritradurre dal francese quasi metà dell'opera o pubblicare, uno dopo l'altro, testi di varie epoche, bisognava ricostituire le parti mancanti nel dattiloscritto ita– liano recuperandole, pagina per pagina o frammento per frammento, sul filo conduttore della traduzione francese, dai manoscritti della prima stesura, dal collage del 1952 e dal verso dei fogli riutilizzati come carta da scrivere. In tal modo è stato possibile offrire ai lettori l'opera uscita dalla penna di Salvemini nel 1929, riducendo al minimo i brani ritradotti dal francese (qui indicati con parentesi unciali). Fra le numerosissime varianti, cancellature e aggiunte mss., sono state accolte nel testo soltanto quelle databili, per la scrittura e l'inchiostro, al 1929, eccetto qualche correzione marginale, piu tarda ma limitata a sviste ed errori di fatto. Le principali aggiunte dovute ai rimaneggiamenti successivi, quando questi non siano editi a parte, sono riprodOtte in nota. L'unico capitolo di cui non è stato possibile ricostituire il testo originario, perché Salvemini non giunse a dargli nel 1929 una forma definitiva e quindi non lo fece tradurre, è il XII, L'agonia della questione romana. Per evitare un salto nel libro, esso è sostituito dalla "seconda" (1931) e dalla "terza· redazione" (1952) di quelle pagine, entrambe assai piu brevi e appena abbozzate. Dato il carattere della collana, del rifacimento del 1930-31 sono editi, come appen– dici I e II di Stato e Chiesa (l'appendice III è un breve articolo sulla questione romana e la Triplice già pubblicato nel 1923), soltanto i primi due capitoli, chiudendo fra pa– rentesi unciali i brani lasciati in francese nel manoscritto: il terzo capitolo ricalca, senza eccessive variazioni, le pagine corrispondenti di Stato e Chiesa, mentre il quarto vi figura già, per circa due terzi, come "seconda redazione" del cap. XII. Anche de La prima disfatta si è ritenuto opportuno pubblicare, con qualche taglio, soltanto i capitoletti meno dipendenti dall'opera del 1929. Ma tutte le aggiunte e talvolta anche le varianti piu significative contenute nelle parti omesse dei due rifacimenti sono riprodotte in nota alle pagine corrispondepti di Stato e Chiesa. I passi citati da opere straniere (francesi e inglesi), che Salvemini aveva riportato nella lingua originale perché il libro era destinato alla pubblicazione in Francia e nei paesi anglosassoni, sono stati tradotti in italiano. Le citazioni da opere e fonti italiane sono state controllate o ricostituite (nel caso di passi attinti da libri od opuscoli in altre lingue, di discorsi o articoli di giornale citati secondo riassunti di agenzia, e simili), XXXIX BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=