Gaetano Salvemini - Stato e Chiesa in Italia

Stato e Chiesa in Italia da Pio IX a Pio Xl esistente fra il Vaticano e la chiesa popolare italiana: essi colpirono il Va– ticano, ma non toccarono mai le parrocchie. Questa tattica spiega la loro vittoria.) Ho scritto che i mistici di regola non s'interessano di politica. Ma ac– cade che alcuni se ne interessino. Allora, pur mantenendosi rigidamente fedeli all'insegnamento morale e dogmatico della Chiesa, parlano ed agi– scono nel campo politico con una libertà, da cui l'alto clero rimane scon– certato e atterrito. Dante condannò severamente l'attentato compiuto da Nogaret e da Sciarra Colonna contro Bonifacio VIII, in quanto questi era vicario di Cristo; ma riservò nel suo Inferno un posto allo stesso Bonifa– cio VIII in quanto questi era papa simoniaco. Santa Caterina da Siena e Savonarola sono altri esempi di questo misticismo italiano. Manzoni, Ro– smini, don Bosco (il fondatore dei salesiani), appartengono nel secolo XIX a questa grande discendenza di mistici italiani, nel cui spirito è sempre esistita una netta separazione fra i problemi religiosi e morali, in cui l'au– torità del papa non è discutibile, e i problemi politici, in cui il cittadino deve domandar consiglio solo alla propria coscienza. In punto di morte Cavour, che era stato scomunicato per la sua poli– tica anticlericale, mandò a chiamare il parroco della sua parrocchia, frate Giacomo, e gli domandò che lo confessasse. Frate Giacomo era stato già dif– fidato dai suoi superiori a non concedere l'assoluzione al morente, ma im– partf l'assoluzione egualmente. ( Fu chiamato a Roma per render conto del suo operato. Tre volte Pio IX gli intimò duramente di riconoscere per iscrit– to che aveva mancato al suo dovere di ecclesiastico. Frate Giacomo rispose sempre di aver agito secondo la sua coscienza e di non potere per conse– guenza far quella dichiarazione. 16 Non era né teologo né politico di profes– sione: era una creatura semplice, sconosciuta al gran pubblico e senza am– bizioni. Nel giudicare il suo penitente, si ispirava al buon senso e non ai precetti del diritto canonico. Sento di fare una affermazione che sembrerà a molti paradossale, ma sento di poterla fare con sicura coscienza: la San– ta Sede esercita sui cattolici della Francia, Germania, Inghilterra, Stati Uniti, un'influenza molto piu efficaceche sui cattolici italiani: maior e longinquo re– verentia. Vi sono in Italia due chiese: la chiesa popolare e nazionale, che ha sede nelle parrocchie, e il Vaticano, che è una istituzione internazionale con sede in Roma. ) lo so di non avere tracciato che appena le prime linee schematiche di un esame, che meriterebbe di essere approfondito con assai maggiore cura. Per dare carne e colore allo scheletro da me disegnato, bisognerebbe introdurre in ciascun gruppo della popolazione italiana molte suddivisio– ni, e soprattutto occorrerebbe tener conto delle zone intermedie fra un gruppo e l'altro. Per esempio, fra il gruppo degli idolatri e quello dei mistici, vi è una specie mista di idolatri-mistici, il cui studio darebbe ri– sultati di grande interesse per la psicologia religiosa, e che confermerebbe 16 A. COMANDINI, L'Italia nei cento anni del secolo XIX, cit., vol. IV, pp. 108, 135-38. 124 BibliotecaGino Bianco

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