Gaetano Salvemini - Stato e Chiesa in Italia

Prefazione Il grosso di questo volume è costituito da un'opera inedita sul movi– mento cattolico e i rapporti fra Stato e Chiesa in ltali"ada Pi·o IX a Pio XI, scritta da Salvemini in Francia, in pochi mesi di furente ma fecondissimo lavoro, all'i'ndomani del concordato, in uno dei periodi di maggi'ore avvili– mento per l'esule e per tutta l'emigrazione -t1ntifascista.L'opera, interrotta da uno dei peri'odi"cicicli di lezioni ,e di conferenze, che intorno al '30 Salvemi'ni soleva tenere negli ~tati Uniti per "la fabbri'ca dell'appetito," non fu piu portata ia termi'ne, e restò in attesa dell'" ultima mano" per pi·u di un quarto di secolo, fino alla morte dell'autore. Le relazioni fra Stato e Chi'esa non erano state fino allora uno .dei temi preferiti della meditazione salvemim"ana, quali la questione meridionale, la .scuo,la,la politica estera. Tuttavia avevano gi.à atti'rato la sua attenzione in due momenti cruciali nella stori·a del movimento cattolico italiano, alle vigilie del '98 e della "marcia su Roma." , Il saggi·osu L'avvenire del partito cattolico, pubbli·cato con uno pseudo– nimo sulla "Critica sociale" nel gennai·o-marzo 1898, ma la cui tesi cen– trale ,era gi.à enunciata z·nuna lettera dell'aprile 1896, può essere considerato, insieme ia quello su Molfetta, una delle pi,u gem·ali analisi socio-politi'che del giovanissimo studioso, che negli anni precedenti "aveva divorato il Ma– nifesto dei comunisti e gli scrùtt"di Marx sulle lotte di classe in Francia nel 1848, sul colpo di stato nel 1851 e sulla Comune, aveva scoperto il suo van– gelo nel Materialismo storico di Antonio l.Abriola, e aspettava con impa– zienza ogni due settimane la Critica sociale di Turati·. 111 Malgrado l'ap,pl,i– cazione troppo rigida di certi modelli di' sviluppo marxùti, che ne avrebbe ben presto di'mostrato l'astrattezza sul piano delle previsioni politi.che im– mediate, si può dire che la imonografia di Salvemini segnasse la 'data di nascita della storiografia sul movimento cattolico italiano. Anzitutto perché il giovane autore fu, se non il primo, uno dei primi intellettuali laici ad 1 Prefazione agli Scritti sulla questione meridionale, Torino 1951, ora in Opere, IV, 2, Movimento socialista e questione meridionale, a cura di G. Arfè, p. 668. Cfr. la lettera del– l'aprile 18% (a Carlo Piacei), in Opere, IX, 1, Carteggi (1895-1911), a cura di E. Gencarelli, pp. 26-28. XI Biblioteca Gino Bianco

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