Gaetano Salvemini - Stato e Chiesa in Italia

Stato e Chiesa in Italia da Pio IX a Pio Xl esser convinti che "la so.vranità temporale non è per i Papi che un acces- sorio estraneo all'autorità spirituale. 1113 , Lo stesso Pio VII non poteva non riconoscere che, proprio dopo esser stato privato di ogni sovranità territoriale e ridotto in condizioni di prigio– nia, egli aveva cominciato a resistere incrollabilmente a Napoleone, cioè a dimostrare che non gli occorreva nessun territorio per affermare la sua in– dipendenza spirituale. Un re codardo diventa spiritualmente schiavo di chiunque sappia fargli paura; ma il piu misero dei prigionieri può essere nella vita dello spirito piu indipendente del piu potente sovrano. La garan– zia della propria indipendenza, durante la lotta con Napoleone, Pio VII la trovò non nel possesso di Roma, ma nella propria decisione di non di- . . . , sonorars1 mai p1u. Il consigliere, che assisté il papa nella lotta con maggiore energia, e si lasciò mettere in carcere piuttosto che cedere, il cardinale Pacca, pensa– va che forse nella monarchia universale di Napoleone non sarebbe stato piu necessario quel dominio temporale della Chiesa, che una volta, secon– do Bossuet, aveva servito ad assicurare l'indipendenza del papa nell'Euro– pa divisa tra una moltitudine di regni e di principati: Questa riflessione mi faceva temere, che essendo per gl'irnperscrutabili divini gm– dizi tolto alla Santa Sede il dominio temporale, la Provvidenza intenta sempre alla conservazione della sua Chiesa andasse preparando quei cambiamenti di stati e di go– verni, che rendessero un'altra volta possibile, e senza gravi inconvenienti, che il Papa, benché suddito, reggesse e governasse l'intero gregge de' fedeli. Mi confermava in questo timore il pensiero, che dal tristo, e doloroso avveni– mento della cessazione della sovranità de' Papi poteva il Signore cavarne altri, e non leggeri vantaggi per la sua Chiesa, pensava che la perdita del dominio temporale e della maggior parte de' beni ecclesiastici avrebbe fatta cessare, o infievolire almeno quella gelosia, e quel mal talento, che si ha ora dappertutto contro la Corte Romana, e contro il clero; che i Papi sgravaù dal pesante incarico del principato temporale, che pur troppo li obbliga a sacrificare una gran parte del tempo cosi prezioso in negozi secolareschi, avrebbero potuto rivolgere tutt'i loro pensieri, e tutte le loro cure al go– verno spirituale della Chiesa; che mancando alla Chiesa Romana il lustro e la pompa dell'onorificenza, e l'incenùvo dei beni temporali, sarebbero entrati nel suo clero quelli soltanto, che bonum opus desiderant, e non avrebbero dovuto in avvenire i Papi avere nella scelta dei loro ministri e consiglieri tanti riguardi allo splendor de' natali, agl'im– pegni de' potenti, alle raccomandazioni e nomine de' sovrani, per cui può dirsi spesso delle promozioni romane: Multiplicasti gentem, sed non magnificasti laetitiam; che final– mente nelle consultazioni per gli affari ecclesiastici tra i motivi, che si presenterebbero per prendere, o per rigettare una risoluzione, non avrebbe avuto piu luogo quello del timore di perdere lo stato temporale, motivo, che messo sulle bilance poteva farle tra– boccare dalla banda di una soverchia pusillanime condiscendenza. Queste, ed altre con– siderazioni indebolivano, come sopra diceva, la mia speranza di veder presto risorgere il pontificio governo, e mi fecero talvolta pensare, non essere piu sperabile, per molto tempo almeno, questo avventuroso, e tanto da noi sospirato risorgimento; ed in quei momenti andava in mente raccogliendo le ragioni apologetiche della mia condotta, e ministeriale e particolare, e rassegnato ai divini voleri concludeva, che qualunque cosa accadesse: justus es, Domine, et rectum judicium tuum. 14 13 C. M. de TALLEYRAND, Mémoires, Paris 1891-92, vol. II, pp. 58-59, 71. 14 B. PACCA, Memorie storiche, Pesaro, 1830 3 , vol. I, pp. 12-14. Le parole citate nel testo furono scritte nel 1816. [Nel ms. Salvemini si servi della trad. francese, Paris, 1833, pp. 26 sgg., ritraducendo il lungo passo in italiano (N.d.C.)]. 98 BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=