Gaetano Salvemini - Stato e Chiesa in Italia

Capitolo primo La lotta fra Stato e Chiesa in Italia Secondo la dottrina cattolica, il clero cattolico e i fedeli della Chie– sa cattolica in tutto il mondo formano una "società perfetta," cioè una comunità indipendente dai governi degli stati locali e disciplinata da leggi proprie. Sovrano assoluto e infallibile di questa comunità supernazionale è il papa. In tutte le materie di indole religiosa e morale, e in tutte le ma– terie "miste," cioè in quelle in cui il fattore religioso· e morale si trova complicato coi fattori politici, sociali, economici, ecc., i cattolici debbono seguire solamente quei prindpi dogmatici e quelle norme disciplinari, che sono formulate dalla legittima autorità ecclesiastica avente il suo centro e la sua direzione in Roma. In caso di conflitto fra la legge ecclesiastica e la legge civile, debbono far prevalere la prima. In caso di dissenso fra il papa e il sovrano, la loro obbedienza è dovuta al papa e non al sovrano. Se la salute delle anime lo esige, il papa può abolire una legge civile, può avocare a sé le controversie di qualunque genere, può disporre dei beni ma– teriali appartenenti agli stati ed agli individui, può finanche deporre i go– vernanti. Viceversa, i governi degli stati locali debbono astenersi dall'eserci– tare la loro giurisdizione sul clero e lasciare al papa e alla gerarchia eccle– siastica da lui dipendente una incondizionata autorità in tutte le materie religiose, morali e miste; sono tenuti essi stessi ad obbedire in queste ma– terie alle leggi della Chiesa; in caso di bisogno debbono mettere la loro forza materiale a servizio della Chiesa, perché questa possa costringere con pene, anche materiali, chi si ribella alle sue leggi. Il papa non deve esser soggetto alla sovranità di nessun governo, per poter governare in piena li– bertà la Chiesa in tutti i paesi del mondo. Questa dottrina fu formulata sistematicamente dai canonisti dei se– coli XIII e XIV, ed è tuttora insegnata nei seminari cattolici di tutto il mondo, salvo qualche attenuazione nelle parti piu drastiche. Ma essa non è stata mai ammessa, com'è naturale, nei paesi in cui la maggioranza della popolazione era acattolica. Non è stata mai accettata nella sua integrità neanche dai governi dei paesi, in cui la popolazione era cattolica, nean– che nei tempi in cui la fede cattolica era incontestata. Dal secolo XI in poi, cioè dal tempo in cui gli stati nazionali moderni cominciarono ad emer- 87 b oteca Gino Bianco

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