Roma del popolo

-52cese, snrla anch ' essa da una r ivol uzione popol:~re potes~e cooperer li l'asservissemenL !l'une naticnal ite i ndepcnclcntc, perchè la commissione incaricata <l'esaminare il progetto d' intervento governativo, proponesse all 'Assemblea d'approvarlo, a pa tto però che esso dovesse essere unicamente rivoli o a sciogli ere la questione Italiana dans le scns plus (uvorable ati dcvel oppemcnt dcs ùtsLiLulions democratiques ! >> << Infalli appena il malaugurato corpo di spedizione fu giunto a Civitavecchia, il capo squadrone ajulanle di campo E~piven l pubblicava un proclama, nel quale era dello che il Governo francese, animalo sempre d:t uno spirito lillerallssimo, voleva respccter le voeu de la majurilé des populafions r omuines, ed era ben deciso li ne vou loir impo.1er à ces populaLimu aucune {orme de gouverncment qui ne serai L pas choisic par ellr s. La quale protesta venne ripetuta all'indomani dallo stesso Oudino t il quale as~icur<~va gli abilanli degli stati rornaui che la Francia non interveniva per esercitarvi un'influenza oppressiva. nè per iruporre un gouvernemenL qui scrait oppose a vos voex. » << Se non che la satanica falsit à di tutte queste assicuFazioni venne pur troppo presto riconosciuta. Credevano i francesi nella loro s ingolare modestia , che non appena giunti sul suolo romano, gli a bitanti avessero d:l muover loro incontro, eri ilbbracciarll, resleggi;U'Ii, e proclamarll liberatori. l\! a liberatori "di che e di chi, qu ;md' esSi entravano armali, e senza alcun preavviso, in un paese nove regnava l'ordine c la libertà la più invid ia bile , r!ove esisteva un governo creato riai suffragio universale dell e popolazioni e che godc \·a dell ' universale approvazione '!» « Gli abitanti di Civilavccchi<l protes tarono adunque come dovevano, che non avevano lasciato sbarcare i francesi, se non J•orchè, colli all'improvviso, non avevano forza bastante per rcspir!~er li , e noi sappiamo che i primi segni di amicizia e di fratella nz<l dala da Oud inot furono l'Incarceramento del preside J\1anucci, lo scioglimento del corpo municipi! le, lo stato d'assedio, cd Il furto dci grossi convogli di fuci li comperali, e già pagali dai Romani in Francia . » << Per questi fatti e più ancora per lo slollissimu assalto del :10 :1pril e, l'Assemblea conobbe di essere stata dal governo perOdamenle ingannata. Tuili ricordano le commoven ti parole con •·ui Giulio Favre relatore della commiss ione chiedeva perdono a Ui o cd agli uomini d'aver pre~ latn fede al perfido ministro che per c:trpirc all ' Assemblea nazi onale la sanzione del suo progc llo liberlichla, aveva giuralo che i francesi non sarebbero an-

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