Roma del popolo

N.0 2. l PAPI E L'ITALIA « •• . La noslra nazione creala da Dio per essere libera ed nna rammenti una volla che . debbll al papa Lo romano. Il quale fin jeri mancipio volontario, e volontario stromento della straniera tirannide, ci volle gravati di catene l'anima ed Il piede, ci volle imbecilli e schi;_tvi; e perchè il codice di Cristo dice altrimenti, chiuse il santissimo codice, e Il titolo d ' esso ei pose in tesi a all e decretali. Iddio gli aveva concesso l' arbitt'ato morale dell'universo : ei tentò trasmutarlo in quelle regole, e li perdelte ambidue; s'affaccendò coll'impero della parola e delle armi per dominare su tutta l'Italia, e quando si. avvide di non poterla ottenere, ne strinse una parle,giurandola suà eternamente in nome di Dio, scaglianclo il crocifisso tra fratelli e fratelli perchè non si abbracciassero mai. E il papato . •• è forse innocente di sangue? Forst> per secoli e secoli non ha chiamala, nutrita la guerra in Ilalia e contro l'Italia? Il papato non gellò forse la corona imperiale al di sopra le Alpi sulla testa di Carlo 1\lagno, e di guerra civile in guerra civile non la fè trasmigrare su quella del llarbarossa? Usurpate sopra la carta, Puglia, Calabria e Sicilia, non fece l'immortale sciagura di quelle provincie? Chi ne turbò la prosperità accendendovi cittadine discordie, quando reggevale Federico Il; il massimo dei principi Svevi, e che si senUva italiano? Si lavi, se può, del sangue versato dall'angioino Carlo, del sangue di Manfredi , di Corradino, dei mille e mille trucidati nel regno, dei vespri siciliani, delle guerre tra quei d'Arragona e di Francia, tra i Durazzo e le Giqvanne? Molti furono l papi guerrieri contro l'Italia, uno solo In favore . - Alessandro III che a Venezia trattando la pace guastava l'opera sua. Clemente V Intimò una crociata contro i ·veneziani, Gregorio Xl contro i fiorentini , condannandoli ad essere trattati come infe-

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