La Repubblica romana del 1849

28 La Repttbblica Ro111n11adel 1849 çmlli, ma popolo d'uomini, e d'uomini che un tempo diedero leggi e incivilimento all"Europa. E necessario che nessuno possa dire : i romani vollero, ma non seppero essere liberi. È necessario che la nazione francese impari, dalla nostra resistenza, dalle nostre dichiarazioni, dal nostro contegno, la ferma nostra decisione di non ritornare più mai sotto il governo abborrito che rovesciammo. Il popolo lo proverà. Chi pensa altrimenti, disonora il popolo e tradisce la patria. L'Assemblea è in permanenza. Il triumvirato adempirà, checchè avvenga, al proprio mandato. Ordine, calma solenne, energia concentrata. Il Governo vigila inesorabile su qualunque tentass~ di travolgere il paese coll'anarchia o d'operare a danno della Repubblica. Cittadini, ordinatevi, stringetevi intorno a noi. Dio e il Popolo, la Legge e la forza trionferanno. ,, Nel medesimo tempo Mazzini stendeva la. protesta da spedire al generale Oudinot, È un· documento storico della più alta importanza. " L'assemblea romana, commossa dalla minaccia d'invasione del-territorio della Répubblica,conscia che questa invasione, non provocata dalla condotta della Repubblica verso l'estero, non preceduta da comunicazione alcuna da p.arte del governo francese, eccitatrice di anarchia in un paese che, tranquillo e ordinato, riposa nella coscienza dei propri diritti e nella concordia dei cittadini, viola a un tempo il diritto delle genti, gli obblighi assunti dalla nazione francese nella sua costituzione e i vincoli di fratellanza che dovrebbero naturalmente annodare le due Repubbliche, protesta in nome di Dio e del Popolo contro l'inattesa invasione, dichiara il suo fermo proposito di resistere e rende mallevadrice la Francia di tutte le conseguenze. ,, Bib, oteca G,,o Bic1n~o

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