La Repubblica romana del 1849

18 La Repubblic_aRomana del 1849 fatto, sarebbe ipocrisia, indegna di uomini liberi e investiti dalla sovranità popolare del mandato di decidere delle sorti del paese, il non proclamare le ragioni del diritto. Si tronchi dunque una discussione dramai su• perflua e si proceda a votare la morte politica del papa e la Repubblica. Parlò poi il Bonaparte principe di Canino, confutando il Mamiani coll'esempio dello stesso suo ministero che non potè comporre costituzionalmente i due poteri che si confondono nel regime pontificio. Accennando poi al tentativo conciliatore di Gioberti gridava: " Andate o conciliatori. Accingetevi a subire le vergognose condizioni pontificie I... Prima però spogliatevi del glorioso nome di italiani! •.• Non mi dilungo di più, il tempo stringe ... Ma non sentite voi il sacro suolo tremare sotto i vostri piedi? Sono le anime dei vostri antenati che fremono d'impazienza, e che vi gridano all'orecchio: Viva la Repubblica roma11a! ,, Parla va ancora per il partito monarchico, il deputato Cesari; ma gli rispondeva Vincenzo Caldesi: - Queste non sono discussioni, sono sermoni. E il Menghini di Ravenna compendiando alla sua volta la discussione: " Se mi è lecito restringere la discussione dei miei colleghi, mi pare che a soli tre si riducano i partiti da prendere: O papa, o governo prov• visorio, o repubblica. Del papa mi vergognerei di par• lare; il governo provvisorio non sarebbe che una pro· lungata agonia: dunque non rimane che la repubblica. ,, A questo punto per la prima volta scoppiarono gli applausi dalle tribune pubbliche, e grida altissime di Viva la Repubblica I Veniva poi messa ai voti per alzata e seduta la pro· posta di Mamiani, e respinta, Ugual sorte toccava alla proposta cli Audinot, · Bib' oteca Gi"lo Biarco

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