La quistione romana nell'Assemblea francese

NELL' ASSln\IBLEA FRANCESE. 03 mostruosa ; nè altrimenti dovrebbe qualificarsi la pretensione di negare al Papa, capo supremo della Religione, il diritto di scegliere a ministri della sua volontà gli ecclesiastici che egli stimasse capaci e degni della sua confidenza ('l). Ma se al contrario la secolarizzazione resta facoltativa , come il buon senso cd il rispetto alla istituzione pontificia lo esigono , egli è certo che voi non avrete alcun mezzo da costringere la volontà del Pontefice a non nominare ai pubblici carichi un ecclesiastico di più o di meno; ciò sarebbe impraticabile, e però non potrìa essere assicurato da guarantigie. Che se vi sorgesse sospetto sulla buona fede di Pio IX, a non parlar d'altro, io vi dirò che 1:1ucsto sospetto è escluso dal medesimo vostro reclamo di conceder poco. Se Pio IX fosse in mala fede, se volesse riprendere ciò che concede, egli avrebbe mal garbo a recare tanta parsimonia nelle sue concessioni, e vede ognuno che egli potrebbe mancare alla stessa maniera ad una larga promessa e ad una stretta. Il solo capo dell'amnistia, lo confesso, è quello che io avrei desideralo t_rovare più conforme ai sensi magnanimi di Pio IX; ma io non so dubitare di vederla allargata. Nel mio concetto l'animo di Pio IX è sì naturalmente pieno di mansuetudine e, lasciatemi dir così, tanto (l) Aquesta savissima osservazione dell'oratore potrebbe aggiun· gcrsene un' altra rli non minore momento. Essendo il Pontefice eletto dall' ord ine ecclesiastico, chi potrebbe disdire a questo la facoltà di avere qualche mano nella pubblica cosa per farvi, a così dire, nn tiro· ci nio al print:ipato. Si griùa che i Papi sono inesperti del govel'llare; ma quando una secolariz:::.azione compiuta avesse luogo nella amministt~azione pontificia, si aspetterebbe forse aù averli piit sperimentati? non 'si griderebbe anche più alto all'abuso ùi portar sul trono un nomo che visse sempre sequestrato dai pubblici maneggi?

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