G. L. - Piano di lavoro del Partito d'Azione

ai bombardamenti, distribuzioni di alloggi con crileri di equità. costruzioni per conto di enti pubblici di casa l}Opolari decenli; a:stribuzione a preUJi bassis~imi di un minhno di indumenli tipo per ripararsi da\ freddo. Fissato in tal modo ufl argine che non permetta più il permanere della indigenza, il principio della distribuz:one med'.ante servizio ipubblico di beni d.i massa va sv.Buppato e perfezionato, poich-è è l'unico metodo efficace per creare uua effettiva egu3€lianza delle condizioni di partenza per tutti i cittadini. S,1Juppo dell'assislenz1a medica gratuita, delle pensioni di vecchiaia, de11 'assistenza ali 'infanzia e alla mater• 1-iilà, o progressivo tnigliorament.o di tutti gli altri servizi pubblici dovranno man mano elevare il ljveJlo al disotto del quale )a societ.:>inon permetterà più cbe nessuno dei suoi membri cada. Una particolare attenzione dovrà e&S,Orerivolta fin dal principio a.I più importante de\ servizi pubblici della società modern~: all'educazione l)Ubblica, la quale per la sua' parte elemenla,re forn ìta a tutto il popolo è insufficiente_, e per la parlo media e superiore cpsliluisce un privilegio delle claesi ricche del paese. Prescindendo qui dalla necessaria riforma de~ metodi e .dei programmi scolastici e dal rinnovamento del pcnsonale insegnante e co.nsiderando 1 'ist:r.uzione pubblica solo in quanto elemento costituLivo fondamentale del settore socialista del consumo, è necessario jn primo luogo che l'i. sttuz1one elementare obbligatoria sja ;prolungata e migliora• ta, ed in secondo luogo che tuu.i gli altri 11radi scolastici siano aperti non ai soli figli delle classi ricche, ma esclusivamente ai più capaci. ai quali occorrerà perciò fornire CO· munque i mezz,i per portare a termine i loro studi. Solo una t:tle riforma scolast.ic~, può portare alla formazione di un eeto colto proveniente da tulle I.e classi popolari e perciò strettamente collegato con l'intero popolo, e si 'spezzerà in tal modo il pi(, grave ed il più odioso di tu lii i privijegi: il privilegio della cullura. b) 3) • La rifo,..a ag,.ria ~e] piano di democratizzazione della strullura economica ilaliaJia un -posto predominante è occupalo da] problema della riforma agraria di cui il paese ba bisogno da assai te1npo, che varrebbe, se bene eseguita, a garantire per secoli un carattere sano alla vita rurale, e che non è tuttavia 1nai stata affrontala. La tenacia con cui la grande proprietà t-e-rriera si oppone alla secolare aspirazione dei contadini alla proprietà della terra che essi lavorano, va spezrnta con un provvedimento legislativo di riforma che espropri tulla la proprietà fondia. ria non lavoratrice e la redistribuisca, sotto forma di poderi di dimensioni suffic:enti ad assorbire le capacità lavorative della famiglia contacrna, ÌJ! p.roprietà a quei colth,atori che, in qualità di piccoli p-roprictari, nffittur1ri, mezzadri. coloni. -15 - Biblioteca Giro B,anco

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