Il problema burocratico

riera militare e nella guerra, si è manifestata quella particolare malattia, che potrebbe chiamarsi il terrore delle responsabilità: dai generali ai comandanti di battaglione, lo studio era quasi sempre rivolto a salvare le apparenze, a evitare la « grana >>, come s, dice in gergo burocratico, a « mettersi a posto » personalmente, a scaricarsi sopra spalle meno solide con un<1circolare o un numero dell'innumerevole protocollo. Se si vuole, quindi, abolire la 1·outù1e, trasformare la macchina in nervi e muscoli, è necessario che l' impiegato sia e si senta responsabile, sappia che rompendo pagherà, r:oncepisca il dovere non come astratto principio, ma come san~ione. Ora; la esistenza di commissùmidz'scip_lziiairniterne, che assicurino l'impiegato contro punizioni ingiuste o trasferimenti non desiderati o non meritati, se garantisce gl'impiegati contro l'arbitrio dei superiori e le pressioni dei politicanti, non garantisce il cittadino, che paga mediante le imposte gli stipendi agi' impiegati, contro i danni, che possono essergli arrecati dalla insipienza o dalla mala volontà di un impiegato. In realtà il principio della responsabilità colposa degli impiegati non si può dire che non trovi già fondamento nelle regole del diritto positivo : giuristi del periodo aureo Biblioteca G ..,oBianco

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