Enrico Ferri - Discordie positiviste sul socialismo

- 36 - tanto utilitario quanto ipocrita, l'argomento di coloro che, atei per loro C<into, vogliono conservate e ravvivate le pratiche religiose fra il popolo come funzione depressiva delle energie rivendicatrici dei proprii dirìtti su questa terra. È un'illusione come un' altra; perché si suppone, col solito artificialismo, che il sentimento religioso, anziché seguire la sua evoluzione naturale, si possa spegnere o riaccendere per decreto ministeriale; ma almeno è un' affermazione di solo opportunismo ed empirismo politico, senza alcuna pretesa scientifica, come il G aro fa 1 o invece, crede di poter fare, con evidente oblio delle induzioni più sicure della psicologia criminale. A questi errori psicologici, il G a r o fa l o aggiunge un cosi grave errore biologico, che veramente bisogna crederlo, nella sua foga antisocialista, colpito da amnesia scientifica transitoria. A pag. 197 é scritto : « Per i socialisti questa ineguaglianza ( di condizioni economiche) che non permette sempre ai più meritevoli di essere sufficientemente stimati e BtbliotecaGinoBianco

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