Onofrio Minzoni - Poesie

33 '\. SULLA PENA CHE PROVO S. L U I G I G O N Z A G A QUANDO GLI FU VIETATO DI FERMARSI NELL' ORAZIONE Fuge, Dilecte mi . - Veni, Dilecte mi . Cant . Fuggimi , cedi, il tuo desir s' infreni , Dlsse a L11igi il suo divino Amante: E tosto in attl d' a·marezza pieni Il Garzon per fuggir mosse le piante . Ma che? Dovunq11e il suo dolor lo meni , Il caro obbietto a lui si para innante, E vieni , sembra dirgli , a me ten vieni , E sazia gli occhi tuoi del mio $embiante o I..Juigi sta fra due contràrj venti :- Venir non debbe , per venir ch' ei brami , Fuggir non puote, per fu.ggir cl1' ei tenti • Ch' ei venga , o fugga, Amor, tu 11on consenti, E pur tu stesso all'uno e all'altro il chiami : Così gli strazj il sen con due tormenti. Minz. 3

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