Omaggio alla memoria del dottore Girolamo Versari

-63Qui di morte strappato ai fieri artigli Te il Garzon benedice, e Vergin bella Le chiome intreccia ancor di rose e gigli . Fosti al Tugurio vii propizia stella, D'ogni conforto a chi nel mal sofl'ria, Tal che dotto , e benigno ognun t'appella. E il povere!, che ti chiedea per via Con scarna man di sue miserie ai t a , lUai vana speme di pietà nutria : lUa de' trionfi tuoi morte atterrita IUal celava spietata il suo furore, Allor che, oh Dio! segnò la tua partita . Ah ! più non sei!! ma almen nel mio dolore Vo' pregarti di un tenero pensiero Ch'ora mi pone in sulle labbra amore: Nel salir de' Celesti al santo impero , Là, tua Dloglie vedrai, che fu mia Suora, Seco godendo neU' eterno Vero, Dille, che ognor l'amai, che l'amo ancora . .Jf/f/, .JNGELO C.ILLETTI /

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