Omaggio alla memoria del dottore Girolamo Versari

-45Re n~ or, chi ti conobbe , alza tua fama : 1\lisera umanità! pare,•i allora Men frale assai se pur cadevi g~·ama; Ch' ei, per toccar poch' ora Lenti polsi o focosi e tener flso Gli occhi a languido viso, Sì vedea tosto, come trar di mano L' orrenda force alla temuta parca . Qual letizia o qual plauso a mano a mauo Non surse e ancor non varca Pet· le nostre contrade e per gli alberghi? Ecco rinati e figli e sposi e fidi Amanti; e avvien che albet·ghi La gioja , ove già uscian dogliosi stridi . .Nè per valor , puro di core e intero , Nè per incarchi che gli fanno onore, Non surse in vista mai superbo e altero ; Anzi apparia di fuore Come ogni merto e' si celava alLrui; Ed abborrìa da cui Astuto vende sue menzogne o fole E vuoi far di ruscello creder fiume . Ahi ! trista età , dicea: chi serve e cole Devoto all' auro nume , Con man spergiura colla morte scherza . In van celar uom puote Rea cosc'ienza: ah cada in lui la ferza j Che a punte d' atra iufamia ue pen:ote .

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