Proclama dell'imperatore Napoleone III agli italiani ; Massimo D'Azeglio ai popoli delle Romagne

6 LEONE 111. : ,,Jateoi oggi soldati se/ volete doma n i. d'i'ventar cittadini liberi ed indipendenti ,., . Le nazioni non s·i rigenerano nei canti e nelle a-llegrezze , ma nei tra vagli e nei pericoli. · Volle Iddio c-he l' indipendenza e la libertà, su,pretni beni, costassero all' uon1o supremi sacrifici. Io dunque non v' invito a pace od a riposo, n1a a guerra e- fatica. Non a gioie nè a feste, ma a sacrifici e patin1enti. Non vi porto licenza, ma ordine e disciplina .. Io non vengo nuovo tra Voi. Da un pezzo mr dolgo de' vostri mali ed amrniro la vostra. fernlezza nel sofft·irli, la vostra costanza a mantener viva ne' cuori la fede nell' avvenire del Sangue Latino. So bene che a Voi rion si convengono lusinghe, tna virile e franche parole, ed io franco vi parlo. Se saprete obbedire, saprete conlhattere e vincere. Se avrete disc.i-

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