Pensieri di Napoleone intorno allla divinità raccolti a Sant'Elena

-89più èare agli uomini ei vuole ciò che v'ha di più difficile al mondo ad ottenere, l'amore degli uomini : ei vuole ciò che spesso indarno un saggio doma nda a' suoi amici, un padre a' suoi figli, una moglie al suo sposo, un fratello al fratello, in una parola , il cuore. Questo egli esige, e l 'ottiene. Alessandro, Cesare, Annibale, Luigi XIV con tutto il loro genio non poterono ottenerlo. Essi conquistarono il mondo, ma non pervennero ad avere un vero amico. Io sono forse il solo ai nostri giorni che ami Cesare, Annibale e Alessandro... Ii gran Luigi XIV, che destò tanta a1nmirazione nella Francia e nel mondo , non aveva un amico in tutto il suo r egno, nemmeno in sua famiglia. Noi amiamo, è vero, i nostri figli, e perchè? Per obbedire ad un istinto di natura, ad una volontà di Dio, a una necessità che nelle bestie stesse si fa senti re e obbedire: ma quanti figli restano insensibili alle nostre carezze, a tante cure che noi loro prodighiamo! Quanti figli ingrati ! Vi amano essi , signor B....... i vostri figli ? Voi gli amate bensì, ma non siete sicuro di essere corrisposto quanto vorreste. Nè la natura, nè i vostri benefizii non riusciranno giam-

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==