Pensieri di Napoleone intorno allla divinità raccolti a Sant'Elena

-72sul ti del secolo? Qua l è iL braccio che la difese per diciolto secoli contro tante burrasche che minacciarono di Jistrugger]a? « In-qualunque altro essere, fuorchè nel Cristo , qnante imperfezioni, quanta mutabilità! Qua l cara ttere è sì fermo da non piegarsi dinnanzi a verun ostacolo? Qual è l' individuo che non subisca modificazione per qualsiasi avvenimento' che non senta l' influenza delle circostanze , che non transiga o coi costumi o colle passioni o con qualche improvvisa necessità? Io sfido chicchessia a citarmi un essere scevro, come Cristo, dalla menoma alterazione di que- · sto genere, che sia puro da tali macchie, da tali cangiamenti. «Da l suo primo giorno sino all'ultimo e i resta eguale/, eguale sempre, maestoso e semplice, infinitamente severo e infinitamente dolce. Famigliare con tutti pel genere di vita che egli adottò, Gesù non somministra mai il menomo argomento alla critica, e la sua condolta sì itTeprensibile strappa l' ammirazione per un insieme di dolcezza e di forza. Che parli o che operi, Gesù è sempre grande, immutabile, imperturbabile. Dicesi che il sublime è un tratto della

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