Pensieri di Napoleone intorno allla divinità raccolti a Sant'Elena

-71armate come il fu Annibale dall'armala cartaginese. Ecco qual è il potere di noi grand1uomini! Una sola battaglia perduta ci atterra, e la sventura fa sparire i nostri amici. Da quanti Giuda non mi vid'io attorniato? Ah! s'io non potei persuadere que' grandi politici, que' generali che mi hanno tradito, s'essi obbliarono il mio nome, se negarono i portenti d'un vero amore di patria e di fedeltà! ... S' io, che gli aveva condotti tante volte alla vittoria, non potei in vita riscaldare que' cuori egoisti; come dunque, fatto io stesso cadavere, potrei tener vivo o far rivivere il loro zelo? « V'immaginate voi che Cesare potesse dal fondo del suo mausoleo tenere le redini delrirn- , pero, restare capo del senato romano, e vegliare sui destini di Rom~! Ma tale è appunto la storia dell'invasione e della conquista del mondo operata dal CJ·istianesirno; questo ·è il potere del Dio dei cristiani, e il perpetuo prodigio del progresso della fede e del governo ùella sua chiesa. Spariscono i popoli, crollano i troni; e la ch_iesa resta. Qual è dunque la forza che tiene in piedi questa chiesa assalita dall'oceano furibondo della collera e degli in-

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