Francesco Mormina Penna - Monarchia, Repubblica e questione sociale

— 16 — » quale ogni progresso è inceppato o precario. » (Scritti voi. XV. pag. 125-203, L'Iniziatica). Ecco abbozzata a grandi t r a t t i la missione della Repubblica per la soluzione della Questione sociale, come )a concepiva i l nostro Maestro e come la concepiamo noi suoi discepoli, che vogliamo mantenere integro i n tut t a la sua estensione, i l gronde programma politico e sociale, che da lui s ' int i tola, poco curandoci delle accuse degli avversarli e delle persecuzioni del governo. Ma havvi ancora di più. Contrariamente ai sistemi erronei ed esclusivi del pino individual ismo, che vuole estendere la propr i e t à privata sino all 'assorbimento della propr i e t à colletiva, e del puro socialismo i l 1 oltralpe che vuole liquefare la p r op r i e t à privata nella propr i e t à sociale e col let t iva, noi crediamo, con Mazzini , che le une grandi f i rme della propr i e t à debbano accrescersi simultaneamente senza distruggersi, e che questo progressivo accrescimento sia la coud.zioue economica della vera Democrazia. Lo tritato organizzato repubblicanamente può formarsi ima propr i e t à col let t iva, senza distruggere o menomamente toccare la propr i e t à privata, impiegando la pr ima a profitto delle mol t i tudini lavoratrici . La suddetta propr i e t à col let t iva rappresenterebbe i l così detto Fondo Nazionale, tanto raccomandato da Mazzini ; formato dai beni dei clero, dalla copfisca dei beni usurpati dai pr incipi spodestati sul paese, dalla confisca anche dei beni di chi cospirerebbe cogli stranieri <u danno della patria, dal valore' lanpresentato dagli u t i l i delle vie ferrate e da altre pubbliche imprese, da quello rappresentato dalle terre dissodala!! e fertilissime tut tora incolte o coverte di maremme, dal valore rappresentato dalie successioni collaterali, che al di là del quarto grado dovrebbero essere devolute al lo Stato e da a l t r i valori che sarebbe lungo enumerare. Con tale fondo nazionale potrebbe aprirsi un credito coli'interesse de l l ' uno e 1/2 per cento 'alle Associazioni volontarie indust r ial i ed agricole, che darebbero certezza di ones t à e capac i t à d i lavoro. « L a distribuzione d i quel credito, scrive Mazzini , dovrebbe farsi non dal Governo nò ila un Banco Na - « zìonale Centrale, ma invigi lante i l Potere Nazionale, \

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