30 sovra il Ministero, e in ispecie sovra il ministro dell e finanze. Allorchè feci il discorso del 14 febbraio, che è stato come il punto di partenza di tutte le accuse che mi sono fatte, io era da poco più di due mesi al ministero dell e iìnanze; doveva per t;onseguenza pigliare per base i dati che mi erano forniti, e non mi era possibile di proceder~ di per me stesso a tutte le accurate verificazioni e disamine, che a mala pena in diciotto mesi si poterono con tutto il buon volere e con tutta l'alacrità condurre a termine. Io presi dunque per base il bilancio 1863 e l'ap- · pendice al bilancio medesimo, presentata alla Camera dieci g·iorni prima del nostro ingresso al :Ministero da un uomo la cui solerzia ed esattezza non può essere posta in dubbio dal mio predecessore, l'onorevole Sella. Egli era giunto a quelle conclusioni dopo lung·hi studi, e nondimeno egli si peritava ad affermare l'esattezza delle cifre da lui proposte, ma se non po teva dar loro un valore assoluto , tuttavia erano quelle che gli risultavano dalle più accurate ricerche fino a quell'ora fatte, c dai calcoli e confronti istituiti. Io non ripeterò come alla mia volta, dopo aver tenuto conto separatò del" bilancio ordinario dallo straordinario, dimostrassi quale fosse l'entità del disavanzo nell'uno e nell'altro. Senza che· io ri-
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