Edoardo Bollazzi - Della filosofia religiosa di Giuseppe Mazzini

13 vita, ecqo l ' incarnazione fatta da Mazzini della propria filosofia, c.he, se la vita non è opera del caso, ma com'egli fermamente credeva, esce da un essere intelligente sovrannaturale, padre supremo dell' umanità, s'innalzerà un giorno al di sopra di tutte le scuole filosofiche es isten t i, e vincendo lo scet ti cismo che si è oggi insinuato, avvelenan · doli nei cuori, e struggendo l 'anarchia morale e il ~ateriali mo pratico di cui è fatta preda l'o· dierna società, conforterà in una associazione di pensieri, d' opere e d' aspirazioni i popoli della terra; spargerà sul cuore dell' uomo il balsamo d'una calma soave e cl' una deliberazione t ranquilla e serena, ma solenne, che lo farà guardar con un sorriso alla morte, mentre aumenterà pur in lui l'attaccamento e l ' affetto alla vita; e lo conforterà nei dolori e Belle angoscie, che per l'individuo non scompariranno mai dalla terra, col pensiero di saper consacrata la sua esistenza ad un l avoro prezioso ed utile alla intera società. In. uno scritto eli Giuseppe l\fazzini su l Fausto di Goethe, Egli, dopo d'aver accennato ai dolori ed ai pericoli in cui il Genio si t rova immerso quando vive isolato, e non ha un affetto predo - minante a cui ri~olgere t u tte le sue potenze di mente e eli cuore, sì che spesse volte non gli ri · mane altra scelta che tra il vizio e l a mor te, cos ì prosegue: «Ma v 'ha un a ffetto puro quanto l'amor figli ale, vasto quanto l ' universo, sublime quan to il pensiero di Dio, che nell ' ente in cui vive occupa tutti gli istanti, commove ogni fibra santifica ogni pensiero ; un affetto, che, fonda t~ sull e leggi eterne della na t ura e riproducendosi sotto mille forme, può bas tare a una intera esi-

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