Angelo Maria Ricci - Elegie ed epicedi

NOTE I. (I) Fu il Marchese Berio filologo e poeta , amicissimo del· l' immortal Canova, e dell' Autore, ch' ebbe con lui grande familiarità ed amicizia particolare. (2) Le tre leggiadrissime e culte figliuole del Marchese da lui stesso educate nelle buone lettere. (3) L' amantissima sua Consorte Donna Giulia Imperiali. (4) La prirn..ogenita del Marchese Berio duchessa di Ascoli, con due leggiadrissime sue bambine . (5) Il Marchese Berio co1Lissimo cavaliere scrisse l' Otello, e ]a Gora, Drammi ornati di musica famosa. Compose più d' una Tragedia ancora inedi ta: peritissimo nelle lingue antiche e moderne, tradusse molle Oòi di Orazio, il lamento di Ve• nere dal Greco, e scrisse molte poesie lirich e. (6) In un lauto pranzo dato dal Marchese Berio all' immortal Canova, volle che le sue figlie il coronassero di rose. (7) Il Gruppo di Venere e di Adone nell' atto di partir per la caccia. Fu scolpito da Canova pel Marchese Berio , che lo aveva nel suo gia1·dino pensile. J2.•

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==