Angelo Maria Ricci - Elegie ed epicedi

128 L ' Ombra cercando della cara Elisa, Che se il cor non m'inganna, oltre le sfere Con Isabella mia s' inll)aradisa. .L Ah perchè sempre riede il mio pensiere A lei che volse del n1io cor le chiavi, E tutto in lei ritorna il rnio vedere.••• ! Genti devote allo splendor degli avi Cui giova i figli d'erudir nel vanto , Di quei chefuro, alle Virtù soayi, Deh quell ' arbor cl1e nome ave dal pianto, In ~uogo sparso di fioretti Ihlei Sorga, e il funereo Cippo, in mezzo al santo Avel di Fracastoro e di Maffei. ì l

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