Massimo d'Azeglio - Ai suoi elettori

2~ dai guai e rlivenlar qualche cosa di grosso, ministro, verbigrazia, e non volesse resistere alla voce celeste; ditemi se, volere o non volet·c, non o-ti toccava stillarsi il cervello rincfti~ trovasse t! qnella benedetta parola, nuova di fabbrica, che non avesse che far nulla con tutta la l'(~ba nsa1a, nlla qnale non si rivolta pih nessuno? E cosl appunto haunu fatto. Hanno trovata la · parola Costituente, colla controfodera del Ministero democ1·atico, e vedete un po'! se c' è voln1o nn pezzo a trovarsi tutti in sedia con un hravo porlafogl i solto braccio? # E poi dite che non basta una parola a fnt' fortuna! Vi dico io che val piit di quatt1·o nnmet'i sicuri. Delle due parole, quella che mi diverte di piit è la seconda, il Ministero detnocratico. E' parrebbe che i ministeri passati fo~sero dei dodici pari del re Arturo c della tavola rotonda! Bisogna di do: gli uomini sono gran corbelli! A contentare i pesciolini pure ci voglion brieiole. Gli uomini si contentan di parole e campa no d'aria. Secondo il mio poco cervello, . in uno stal.o eostituzionale ci deve essere un minister.o nè ùemoct•atico nè aristocratico, ma un ministero ,

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