Massimo d'Azeglio - Ai suoi elettori

j5 colpo sull'uditorio, in date circostan~e ; e poi saperla dire a tempo con anima, con fot·za, con insistenza, con fede; ed in fatto di fede acca - dono fenomeni curiosi. Vi sono tali che cominciano dal dire una minchioneria senza crederci affatto; e poi a fot·za di ripeterla e vedere che . incontl·a e sentirsi dit· b1'avo, terminano col persuadersene e tenerla per articolo di fede, e intendete bene che quando si può giungere a tanto si arl'iva al sublime del genere e del mestiere. Passata di moda, o logorata la parola, passa di'moda quasi sempre anche l'inventore. Questo, s'intende, bisogna aspettarselo. ln Italia da tl'e anni in qua s'è fatto un gt·an consumo di parole, e un gran logorìò d'uomini per conseguenza. La prima, la principale, la pih usata e perciò la pih logora è la parola Italia. Hanno aHro in capo ora i nostri politici. Poi nazionalità, indipendenza, libe1·tà, riforma, costituzione, guerra santa, crociati, frat elli, tutte parole - e molte altre che taccio per non al - lungarla troppo - che hanno fatto fortuna, e la fortuna di qualcuno; ma tulte usate oramai ed arciusate, e da buttarsi tra ferri vecchi.. Ditemi un po'? un galantuomo (o più se vo- ' l~te) che si sentisse c.hiamato da Dio a uscir

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