Massimo d'Azeglio - Ai suoi elettori

!7 Costituente di Roma e quella di Torino, parlo dell'Italiana, sono all'incirca le stesse cose. Secondo questa l'asse1nblea lascerebbe ogni Stato ilali.'lno fare i fatti suoi a suo modo, e soltanto penserebbe a provvedere e dirigere le cose della guerra, salvo a provvedet·e poi pih oltre a guerra lì n ita. Se avete Iella la storia, non occorre che v'insegni quanta sapienza racchiuda questo progetto. Come tutti sanno, piit sono i capi che comandano e dirjgono, più una guerra va a vele gonfie: e di falli, Ciro, Alessandro, Gengis Kan, Cesare, Napoleone ed Attila flagellum Dei non vinsero per altra ragione che pet' aver avuta la furberia di provvedersi d'una Costituente. E gli antichi Romani, come sapete, nei casi gravi e ne'gravi pericoli se ne sono usciti sempre sani e salvi col metodo semplicissimo della Costituente. E adesso che ci penso.. .. credo che a Radetzky sian riuscite put' troppo bene le cose, perchè a Vienna vi era la Costituente. Ora dunque ehe v'iJo dello come spiegano la Costituente i gran professori , i filosofi , i lelLerati, voglio pur dirvi che co~a ne pensano altri, e verhigrazia io. È vero che poco sono ~ andato a scuola, e non so di legge e di dritto, nè di metafisica o filosofia: ma ho ·studiato uu .. poco qu~l gran libro che si chiama il mondo,

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