Gaetano Carletti - Discorso ... per lo statuto fondamentale dello Stato

Avviviamo, Ft·atelli c Figli dilettissimi, la nostt·a Fede, senza la quale il Tempio, c l' Altare sarebbero obbietti di sterile costumanza ; le preci un rito vuoto di senso. Figli degli uomini, che mai sono i cieli ? I/ opera di una parola, cui Dio proferì quando gli piacque dare incominciamento ai secoli : ipse dixit, et (acta sunt. Che cosa è la terra? Una molecola , un atomo della ct·cazione. E noi chi siamo? Noi siamo un' effetto infinitcsimo di quella produllrice virtù, cui Egli infuse nella creta, quando le disse : cresci, c moltiplica : crescite , et mttltiplicamini. Tali siam noi in quanto plasmati di carnee membra. Ma quella forza che in noi pensa c vuole, quella è creazione immediata di Lui , il quale anche in faccia a noi concepili spi - rò lo spit·a\:olo della vita, l' anima, che unica nell' c sere, triplice nella operazione del pensm·c, del t·icol'dar , dell' amare, si fa immagine di lui Uno e Trino ; l' animn che possenle c libera rende similitudinc di Lui lioeralissimo Hc dci Rrgi. N(~

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