Leonida Bissolati - La ipocrisia reazionaria

> • 33 dimenti proposti dal Governo, sta in ciò che si riferisce alle riforme economiche. Se vi è stampa la quale abbia sostenuto r l'abolizione delle spese improduttiv~ e l'abolizione delle imposte indirette, che abbia comhat~uto l'espansione~ milit.arista e le camarille d'ogni parte d'Italia, questa è precisamente la stampa socialista, repubblic~na e radicale. E ciò è stato fatto non solamente con la stampa, ma cori le associazioni, con le riunioni e con tutto l'esplicarsi di questi par- _titi. Nè voi, senza il concorso . delle energie popolari a cui risponde la esistenza di questi partiti, potete sperare di anche soltanto iniziare riforme economiche o tributarie di ca- ' rattere democratico. ' ~ Come vorrete, per esempio, · introdurre l'imposta progressiva nei Comuni, se nell'am· ministrazione comunale non avran modo di farsi valere gli elementi che obblighino le classi più ricche a tassarsi per concorrere equaménte elle spese comunali? Dovete saper qnalche ~osa dei con fii t ti sorti nella Commissione dei quindici . . Vo i state per regalare tre milioni, circa, ai Comuni della Sicilia perchè possano abolire il dazio di consumo sulle farine. Ma negli elementi che vengono dalle cricche meridionali voi trovate la maggiore resistenza, perchè vi si risponde che sarebbe perfettamente inutile l'unità d'Italia se non servisse a sostenere quelle correnti d' intel t

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